Il Giappone sta valutando la possibilità di ampliare le regole delle offerte pubbliche di acquisto, visto l'aumento delle acquisizioni non richieste.

Il regolatore finanziario del Giappone sta considerando di ampliare la gamma di transazioni per le quali è richiesta un'offerta pubblica di acquisto, in quella che sarebbe la prima revisione delle regole di acquisizione del Paese in 17 anni, in mezzo ad un'ondata di acquisizioni non richieste.

L'Agenzia per i Servizi Finanziari (FSA) giovedì ha chiesto a un gruppo di esperti di rivedere le normative sulle acquisizioni, a seguito di un forte aumento della costruzione di partecipazioni senza restrizioni sul mercato, che ha portato ad acquisizioni non richieste.

Attualmente, un acquirente è tenuto a fare un'offerta pubblica di acquisto se vuole comprare più di un terzo delle azioni di una società fuori mercato.

Tuttavia, le regole non si applicano alla costruzione di partecipazioni sul mercato, il che, secondo gli esperti, rappresenta una scappatoia che consente un'acquisizione efficace senza che gli altri azionisti abbiano voce in capitolo sull'acquisizione.

La questione ha attirato l'attenzione quando Asia Development Capital (ADC), quotata a Tokyo, ha costruito la maggior parte della sua partecipazione del 40% nel produttore di macchine da stampa Tokyo Kikai Seisakusho Ltd sul mercato nel giro di poche settimane, tanto da ottenere il diritto di veto su importanti decisioni del Consiglio di Amministrazione.