L'operatore alberghiero economico statunitense Wyndham Hotels and Resorts ha dichiarato martedì che una nuova lettera di Choice Hotels "rappresenta un passo indietro" e che i termini delineati non sono nel migliore interesse di Wyndham o dei suoi azionisti.

Dopo mesi di trattative tra i proprietari di hotel economici, il 14 novembre il Consiglio di amministrazione di Wyndham ha ricevuto una lettera dall'Amministratore delegato di Choice, Patrick Pacious, che chiedeva di riavviare le trattative.

Nella lettera, Choice non ha aumentato la sua offerta in contanti e azioni, che attualmente vale 86 dollari per azione, in calo rispetto all'offerta di 90 dollari per azione dopo il calo delle azioni di Choice da quando l'offerta di acquisizione è stata resa pubblica in ottobre.

"Choice continua a ignorare le nostre principali preoccupazioni in merito al valore, al mix di corrispettivi e al rischio asimmetrico per i nostri azionisti, data l'incertezza sulla tempistica e sull'esito della regolamentazione", ha dichiarato martedì Stephen Holmes, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Wyndham.

L'ultima lettera di Pacious propone una commissione di recesso del 6% circa e una scadenza di due anni per ottenere le approvazioni normative.

Wyndham ha dichiarato che l'accordo creerebbe "un periodo prolungato di limbo" per i suoi dipendenti e azionisti.

Choice aveva presentato un'offerta di acquisizione in contanti da 7,8 miliardi di dollari, per un valore di 49,50 dollari in contanti e 0,324 azioni ordinarie per ogni azione di Wyndham.

Ha dichiarato di essersi avvicinata a Wyndham per la prima volta in aprile con un'offerta di 80 dollari per azione, che in seguito ha aumentato a 85 dollari e poi a 90 dollari per azione.

"Riteniamo che l'ultimo rifiuto sia una dimostrazione inequivocabile dell'arroccamento del team di gestione di Wyndham, che continua a non esplorare in modo significativo una transazione che offrirebbe un valore significativo agli azionisti di Wyndham", ha dichiarato Choice in un comunicato di martedì.

Una potenziale fusione avrebbe unito i marchi di Choice Hotels come Econo Lodge, Quality Inn e Clarion con Days Inn e Travelodge di Wyndham, offrendo ai clienti colpiti dall'inflazione un'ampia scelta di hotel a prezzi accessibili. (Relazioni di Kannaki Deka e Anirban Sen; Editing di Shailesh Kuber)