MILANO (MF-DJ)--Il conflitto in Ucraina e l'imposizione delle sanzioni alla Russia hanno implicazioni sul settore finanziario che vanno ben al di là dell'area in cui viene consumata la guerra.

Lo afferma S&P aggiungendo che fino ad ora ha intrapreso azioni di rating negativo sugli istituti finanziari in Russia, Ucraina, e Bielorussia, molte delle quali legate ai rating sui sovrani e alla "visione dell'ambiente operativo deteriorato".

Quattro gruppi bancari europei hanno esposizioni considerevoli in Russia e Ucraina (Raiffeisen Banking Group, Otp Bank, Societé Generale e Unicredit) - alcuni sono più esposti di altri - ma S&P stima una certa resilienza da parte di tutti i soggetti. Rgb e Otp sono gli istituti presenti anche in Ucraina e l'esposizione combinata dei crediti nei due Paesi rappresenta rispettivamente circa il 5-7% degli asset totali. Societé Generale ha un'esposizione complessiva nelle due aree geografiche pari a 18,6 miliardi di euro di crediti (poco al di sotto dell'1% degli asset totali) e quella di Unicredit in Russia è di poco inferiore all'1,5%.

Per valutare il potenziale impatto diretto sul capitale di questi gruppi, S&P si basa su un'analisi interna costruita a partire dai risultati degli stress test dell'Eba considerando anche la possibilità

della chiusura delle filiali in Russia e in Ucraina. La resilienza del capitale di queste banche emerge sia nel caso base che prevede un sostanziale aumento delle perdite su crediti, sia nello scenario più estremo in cui le banche vendano le loro partecipazioni nelle filiali locali.

Le esposizioni dirette per altre banche in Europa, oltre che a livello globale, sono limitate.

"Tuttavia, rimaniamo consapevoli di potenziali significativi effetti di secondo ordine derivanti dal conflitto, che potrebbero portarci a rivedere le nostre ipotesi di base sull'ambiente operativo in Emea", conclude S&P.

cce/ann

MF-DJ NEWS

0417:36 mar 2022


(END) Dow Jones Newswires

March 04, 2022 11:37 ET (16:37 GMT)