(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 05 feb - Archiviata una settimana positiva, le Borse europee partono in cauto rialzo con gli occhi sui dati macro e sulle banche centrali: Parigi +0,09%, Francoforte +0,06%, Madrid -0,15%, Amsterdam +0,12% e Londra +0,14%. Fa eccezione Milano, prima della classe e con un passo decisamente più sostenuto (+1,1%), spinta dal rally di Unicredit, arrivata a +8,5% dopo i conti record e nettamente superiori alle previsioni. L'istituto ha chiuso il 2023 con un utile netto di 9,5 miliardi, in aumento del 47,2% rispetto al 2022 e contro i 7,9 miliardi previsti dal consensus. Inoltre, ha introdotto un acconto sul dividendo pari a circa 3 miliardi, che porterà la distribuzione ai soci nell'anno solare 2024 a circa 10 miliardi, con un payout del 100% dell'utile netto 2023.

Gli indici continentali, appunto tranne Piazza Affari, sono frenati dal quinto ribasso di fila delle piazze cinesi, nonostante una serie di misure di stimolo e l'ultimo impegno dell'autorità di regolamentazione dei titoli a sostenere il mercato. Si guarda anche ai dati macro (in arrivo i numeri sul settore servizi in Europa e negli Stati Uniti) per trarre indicazioni sulle scelte future di politica monetaria delle banche centrali. Il dato sull'occupazione statunitense di venerdì ha reso probabile un rinvio dei tagli dei tassi da parte della Fed e anche il presidente Jerome Powell, in una rara intervista televisiva, ha detto che "l'economia è in una buona posizione e l'inflazione sta scendendo", ma "occorre acquisire più fiducia". Ovvero, la Banca centrale americana potrà tagliare il costo del denaro quest'anno, potenzialmente tre volte, ma a partire da maggio.

Per quanto riguarda i titoli, Unicredit dà il la alle banche, tutte in vetta al Ftse Mib con Bper a +4,27%, Intesa Sanpaolo +2,59%, Banco Bpm +2,35% e Banca Mps a +1,77%. In coda i petroliferi (Tenaris -1,1%, Eni -0,5%) e Ferrari (-0,95%), che ritraccia dopo l'accelerata della settimana scorsa in scia ai conti.

Dopo i ribassi della settimana scorsa, è poco mosso il petrolio, mentre si parla di un cessate il fuoco a Gaza: i contratti del Wti marzo in rialzo dello 0,15% a 72,39 dollari al barile e quelli del Brent aprile dello 0,25% a 77,51 dollari. I prezzi del gas scambiato ad Amsterdam, dopo avere segnato una prima posizione a 30,405 euro al megawattora, salgono dell'1,5% a 29,74 euro.

Infine, l'euro resta debole e scivola sotto quota 1,08 dollari, attestandosi ai minimi dal 12 dicembre scorso e passando di mano a 1,078 (1,077 in avvio, da 1,0879 venerdì). Il cambio euro/yen è a 160,078 (159,902 in apertura, da 159,58) e quello dollaro/yen è a 148,49 (da 148,406). In lieve rialzo lo spread tra Btp e Bund a 158 punti, dai 157 del closing di venerdì, con il rendimento decennale che sale al 3,85% dal 3,80% dell'ultimo riferimento.

Ars

(RADIOCOR) 05-02-24 09:25:55 (0219)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN


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February 05, 2024 03:26 ET (08:26 GMT)