I rendimenti delle obbligazioni europee e le azioni esposte alla Russia scendono sul rapporto sulla violazione dei confini
21 febbraio 2022 alle 14:43
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Le azioni delle aziende esposte alla Russia e all'Ucraina sono cadute pesantemente lunedì, mentre la volatilità del mercato azionario europeo è salita a un massimo di 16 mesi dopo che l'esercito russo ha detto di aver sventato una violazione del confine dall'Ucraina.
Mentre Kiev ha negato il rapporto come fake news, i mercati hanno reagito ai titoli, con le azioni di Raifeissen Bank in calo di oltre il 6%, mentre Unicredit in Italia e OTP in Ungheria hanno esteso le perdite per stare intorno al 3% in meno.
Un indice che misura la volatilità del mercato azionario europeo ha raggiunto il massimo da ottobre 2020
Le società minerarie Polymetal e Petropavlovsk, quotate a Londra e operanti in Russia, hanno perso tra il 7% e il 10%.
La notizia ha anche inviato i rendimenti delle obbligazioni tedesche a 10 anni ai minimi di due settimane allo 0,185%, mentre il franco svizzero è salito ai massimi di tre settimane rispetto all'euro, con un aumento di mezzo punto percentuale. L'euro è scivolato a circa piatto a 1,1332 dollari, dopo essere stato scambiato in precedenza a 1,1391 dollari.
Ad aggiungere nervosismo è stata la precedente smentita del Cremlino sul fatto che ci fossero piani concreti per un summit sull'Ucraina tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense Joe Biden.
UniCredit S.p.A. figura tra i primi gruppi bancari europei. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- banca d'affari, investimento, finanziamento e merchant bank (53,7%): leasing, factoring, realizzazione di operazioni su titoli, interventi sui mercati dei tassi, dei cambi, azionari e di prodotti derivati, brokeraggio, ecc.;
- banca al dettaglio (46,3%).
A fine 2022 il gruppo gestisce 511,9 Mld EUR di depositi e 524,9 Mld EUR di crediti.
La commercializzazione dei prodotti e servizi è garantita da una rete di 3.175 agenzie localizzate principalmente in Italia (2.986).
La ripartizione geografica dei ricavi (prima delle elisioni infragruppo) è la seguente: Italia (43,5%), Germania (24,3%), Europa centrale (16,6%), Est Europa (9,6%) e Russia (6%).