L'aumento dei tassi d'interesse ha colpito il valore di questi portafogli, con le banche italiane particolarmente esposte a causa dei premi di rischio richiesti dagli investitori per detenere carta italiana piuttosto che titoli di Stato tedeschi con rating più elevato.

Le banche hanno limitato il colpo alle loro riserve di capitale classificando porzioni sempre più ampie dei loro portafogli obbligazionari tra le attività detenute fino a scadenza, il che impedisce loro di doverle valutare ai prezzi di mercato attuali.

Tuttavia, il capo della vigilanza della Banca Centrale Europea, Andrea Enria, ha avvertito lo scorso novembre che "questa configurazione contabile dà un falso senso di sicurezza di fronte agli shock e alla volatilità, in quanto le variazioni effettive del valore equo non si riflettono nei guadagni delle banche e nelle cifre del capitale regolamentare".

Alle 0820 GMT le azioni di UniCredit hanno perso il 4,5% e quelle di Intesa circa il 4%.

Il sell-off durante la notte è stato innescato da una raccolta di capitale presso SVB Financial Group, una piccola banca della Silicon Valley che ha dovuto vendere obbligazioni in perdita per rimborsare i depositanti.