La più grande economia europea sta cercando di far fronte all'aumento dei costi di gas e ed elettricità, causato in gran parte dalla riduzione delle forniture di gas russo all'Europa, che Mosca ha imputato alle sanzioni occidentali dopo l'invasione dell'Ucraina a febbraio.

"I prezzi devono scendere, quindi il governo farà tutto il possibile. A tal fine, stiamo creando un grande scudo difensivo", ha detto Scholz, illustrando il pacchetto.

Secondo i piani, il governo introdurrà una misura d'emergenza per limitare i prezzi del gas e dell'elettricità ed eliminerà un prelievo sul gas precedentemente previsto per i consumatori, al fine di evitare ulteriori aumenti dei prezzi.

Le centrali nucleari della Germania meridionale, la cui chiusura era prevista entro la fine di quest'anno, potranno continuare a funzionare fino alla primavera del 2023.

Berlino ha sospeso il limite al nuovo debito dello 0,35% del prodotto interno lordo per quest'anno. Il ministro delle Finanze Christian Lindner ha già detto che intende rispettare il limite l'anno prossimo.

Lindner ha precisato che la Germania finanzierà il pacchetto di aiuti con nuovo debito e ha aggiunto che le finanze pubbliche del Paese sono stabili.

"Non possiamo metterla in altro modo: ci troviamo in una guerra energetica", ha detto Lindner, spiegando che "vogliamo separare chiaramente la spesa per la crisi dalla nostra normale gestione di bilancio, vogliamo inviare un segnale molto chiaro ai mercati dei capitali".

La tassa sul gas, che sarebbe dovuta entrare in vigore da sabato e rimanere in vigore fino all'aprile 2024, era stata concepito per aiutare le utility a coprire i costi per la sostituzione delle forniture russe.

Tuttavia, la necessità del prelievo è stata messa in discussione dopo la decisione del governo di nazionalizzare Uniper, il maggiore importatore di gas russo della Germania.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)