ROMA (MF-DJ)--"La perdita economica che abbiamo subito nel 2020 è davvero insostenibile: abbiamo potuto riaprire le nostre attività solo a metà giugno e siamo ancora in una fase di lenta ripresa; per il 2021 stimiamo una perdita, in termini di margine lordo per gli esercenti del comparto di circa 1,8 miliardi di euro".

Lo afferma Stefano Papalia, presidente della Fiegc Confeserenti (Federazione Italiana Esercenti Gioco Legale) aggiungendo che "l'impossibilità di accedere ai finanziamenti, a causa degli arbitrari rifiuti da parte degli istituti di credito e l'assenza di ristori economici adeguati alle perdite subite, stanno davvero mettendo a dura prova la sopravvivenza di molte imprese specializzate del settore, complessivamente circa 12.000 attività commerciali, che danno lavoro a più di 81.000 occupati diretti e indiretti. Se la nostra sopravvivenza è a rischio, lo è anche quella del presidio di legalità sul territorio", continua.

Il gioco su rete fisica ha subito l'impatto maggiore legato all'emergenza sanitaria da Covid-19, soprattutto in relazione alle ripetute chiusure attuate dal Governo per contrastare la diffusione del contagio. La raccolta su rete fisica ha registrato una spesa netta da parte dei giocatori in calo del 41%, passando da 17,5 miliardi di euro nel 2019 a 10,3 miliardi nel 2020; ciò ha comportato che "una larga fetta della raccolta è stata assorbita dal mondo del gioco illegale, a riprova di come il gioco pubblico e il presidio del territorio tramite gli esercizi autorizzati sia un argine fondamentale contro il dilagare del gioco illegale in mano alla criminalità organizzata".

Per gli esercenti del comparto, presidio di legalità sul territorio, il margine lordo è passato da 3,7 miliardi di euro nel 2019, a 2,2 miliardi nel 2020, con un calo di circa 1,5 miliardi, di cui più di 1 miliardo riferibile ai soli apparecchi da intrattenimento. Mentre infatti nel 2019, oltre il 51% del margine lordo degli esercenti di gioco legale era attribuibile al settore degli apparecchi da intrattenimento, nel 2020 quasi il 55% del margine lordo risulta imputabile al settore Lottery (SuperEnalotto, Lotto e 10eLotto, Gratta e Vinci). Durante il 2020, tali tipologie di gioco su rete fisica, a differenza degli apparecchi da intrattenimento, sono state consentite anche all'interno dei punti vendita generalisti, mentre gli esercizi specializzati non hanno potuto effettuare alcuna raccolta di gioco negli oltre 5 mesi di chiusura completa delle proprie attività.

pev

(END) Dow Jones Newswires

September 22, 2021 06:25 ET (10:25 GMT)