Trovare condizioni per nuovo capitolo in Italia, non con Tim

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 29 apr - "La situazione attuale è che Telecom Italia ha preso la decisione di vendere la rete dell'azienda per ridurre il debito. È una decisione che noi, come azionisti di riferimento della società, contestiamo nel merito delle condizioni economiche, per nulla nell'interesse degli azionisti. Queste condizioni sono inaccettabili per quanto riguarda il processo. Quando si ha una telco, il cui asset principale è la rete, quando si scinde la telco dalla sua rete, come minimo si dovrebbe sottoporre questa operazione a un'assemblea ordinaria, cosa che Telecom Italia non ha fatto. Dal momento che contestiamo la situazione, la nostra priorità è quella di garantire la difesa dei nostri diritti di azionista di riferimento della società". Lo ha detto Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi, rispondendo a una domanda durante l'assemblea dei soci. "Naturalmente, stiamo prendendo le misure necessarie in Francia e attraverso varie iniziative lanciate per difendere il valore della transazione. Siamo consapevoli che la transazione è sostenuta dall'establishment politico italiano. Non siamo contrari a questa decisione, ma come azionisti di riferimento vogliamo che siano rispettati i nostri diritti e la giusta valutazione della nostra quota e che si trovino le condizioni per scrivere un nuovo capitolo in Italia, ma non con Telecom Italia. Spero, l'anno prossimo, di potervi dire che il caso è chiuso".

Inoltre, come già detto nel corso dell'assemblea da de Puyfontaine, Vivendi continuerà a supportare il gruppo di cui è primo azionista.

Sim

(RADIOCOR) 29-04-24 15:03:48 (0412)NEWS 3 NNNN


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April 29, 2024 09:04 ET (13:04 GMT)