Martedì gli azionisti di Telecom Italia (TIM) dovrebbero affidare all'Amministratore Delegato Pietro Labriola un altro mandato per portare avanti un rinnovamento incentrato sulla prevista vendita della rete di accesso alla rete fissa dell'ex monopolio telefonico al fondo statunitense KKR.

La riconferma di Labriola è stata contestata separatamente dai piccoli investitori di minoranza Merlyn Partners e Bluebell Capital Partners, che detengono ciascuno una partecipazione dello 0,5% in TIM.

Entrambi hanno messo in discussione i meriti dell'operazione di KKR, che vale fino a 22 miliardi di euro (23,4 miliardi di dollari) e che è sostenuta dal Governo italiano, che detiene indirettamente una partecipazione del 10% in TIM.

Con la sua partecipazione del 24%, Vivendi avrebbe potuto ostacolare la riconferma di Labriola, ma ha optato per l'astensione nonostante la sua opposizione all'accordo KKR e la frustrazione per il modo in cui TIM è stata gestita.

Labriola, che è stato messo sotto pressione dopo un crollo record del prezzo delle azioni il mese scorso, ha difeso la vendita come l'unico modo per dare all'ex monopolio telefonico in difficoltà un nuovo inizio, tagliando il suo pesante debito.

Con Vivendi che non parteciperà al voto, la lista del Consiglio di Amministrazione uscente guidata da Labriola probabilmente otterrà il diritto di nominare i due terzi dei seggi.

L'attesa riconferma di Labriola è "un risultato positivo per il titolo", ha scritto il broker Equita nel suo rapporto giornaliero, notando che elimina una fonte di incertezza sull'esecuzione del rinnovamento pianificato di TIM.

Le azioni di TIM erano in rialzo del 4,5% a 0,2338 euro alle 0740 GMT, a fronte di un aumento dello 0,6% dell'indice delle blue chip italiane. (1 dollaro = 0,9398 euro) (Servizio di Elvira Pollina, redazione di Keith Weir)