LOSANNA (awp/ats) - Alpiq vede i profitti salire fortemente, malgrado un netto calo del fatturato: il gruppo energetico ha chiuso il 2023 con ricavi in calo da 14,9 a 8,4 miliardi di franchi, ma con un utile netto di 820 milioni, a fronte dei 172 milioni dell'anno prima.

Si è trattato di "un'ottima performance in un contesto di mercato ancora fragile", scrive la dirigenza in un comunicato odierno. Le misure adottate negli ultimi anni per quanto riguarda la focalizzazione delle attività, la gestione del rischio e la conduzione del gruppo hanno portato allo sviluppo desiderato.

"Il nostro ottimo risultato ci dà l'opportunità di continuare a investire massicciamente nella produzione invernale, di cui c'è urgente bisogno, e in ulteriori strutture di stoccaggio", afferma la Ceo Antje Kanngiesser, citata nella nota. "Questo ci permetterà di integrare con successo le energie rinnovabili nel nostro sistema energetico - per la sicurezza dell'approvvigionamento e la protezione del clima".

Alpiq ha sede a Losanna e dà lavoro a circa 1200 persone. Il gruppo è nato nel 2009 dalla fusione fra Atel (Aare e Ticino SA di Elettricità) ed EOS (Energie Ouest Suisse). Messa in difficoltà dall'evoluzione del mercato dell'energia elettrica, nel 2018 l'azienda aveva venduto le sue attività industriali, riducendo in tal modo le sue dimensioni. La società è attiva a livello internazionale offrendo ai clienti soluzioni nel campo della produzione e della commercializzazione di energia. Produce energia idroelettrica da oltre cento anni e ha anche partecipazioni in due centrali nucleari elvetiche (Gösgen e Leibstadt), nonché in impianti termici, eolici e fotovoltaici in Europa. Nel 2019 i principali azionisti hanno tolto il gruppo dalla borsa.