(Alliance News) - Mercoledì, i principali listini europei chiudono in territorio positivo, in una giornata in cui sono state condivise le informazioni sui PMI USA e dell'Eurozona, la decisione della Banca del Canada sui tassi e le previsioni su quella della Banca Centrale Europea prevista per giovedì.

Così, il FTSE Mib chiude in verde dello 0,9% a 30.338,35, il Mid-Cap guadagna lo 0,58% a 45.001,88, lo Small-Cap sale dello 0,7% a 27.803,13 e l'Italia Growth finisce in rialzo dello 0,2% a 8.309,20.

In Europa, il FTSE 100 di Londra termina in rialzo dello 0,6%, il CAC 40 di Parigi finisce in verde dell'1,0% mentre il DAX 40 di Francoforte guadagna l'1,6%.

"I deludenti dati PMI flash di gennaio dell'Eurozona non hanno impedito agli indici azionari europei di salire, soprattutto perché la crescita dell'attività del settore privato statunitense ha raggiunto un massimo di sette mesi e gli utili positivi di Netflix hanno spinto l'S&P 500 e il Nasdaq 100 a nuovi massimi storici. Inoltre, il prezzo del greggio ha continuato ad avanzare, ma il prezzo dell'oro è sceso nonostante il dollaro americano sia scivolato", ha commentato Axel Rudolph, senior market analyst di IG.

Tra le notizie macroeconomiche, infatti, l'attività del settore dei servizi ha registrato la maggiore espansione degli ultimi sette mesi, mentre le aziende manifatturiere hanno continuato a registrare un moderato calo della produzione, salendo a 52,3 a gennaio, segnando un notevole incremento rispetto al 50,9 del mese precedente e indicando il più rapido aumento dell'attività aziendale dal giugno 2023.

Per quanto riguarda il settore manifatturiero, l'indice è salito inaspettatamente a 50,3 a gennaio da 47,9 a dicembre, rispetto alle previsioni di 47,9.

La lettura è stata la più alta da ottobre 2022 e ha indicato un miglioramento delle condizioni operative dei produttori di beni.

Sul Mib, Hera sale del 3,1% dopo aver pubblicato il nuovo piano industriale al 2027. Nel dettaglio, per l'anno appena concluso la società attende una performance positiva dei margini industriali del gruppo, con un margine operativo lordo previsto oltre EUR1,48 miliardi, EUR185 milioni in più rispetto a EUR1,29 miliardi del 2022.

La società spiega che questo risultato traguarda con tre anni di anticipo il target che era stato fissato dal precedente piano industriale per il 2026 - EUR1,47 miliardi -, a conferma della strategia intrapresa dal gruppo e del tempismo nell'aver colto alcune opportunità di mercato che si sono presentate nel 2023.

Fanno meglio solo Banca Monte dei Paschi di Siena, su del 5,0%, mentre Saipem chiude il podio, in rialzo del 3,0%.

Va giù Telecom Italia, che va sul fondo in rosso dell'1,9%, nella giornata in cui Vivendi attacca frontalmente il Tesoro italiano, per la prima volta, sul dossier rete Telecom e lo fa con una denuncia alla Dg Comp di Bruxelles in cui mette in luce il ruolo di Via XX Settembre nel concorrente Open Fiber.

"Il socio francese di Telecom, che ha in mano il 24% delle quote ed è contrario alla vendita della NetCo al fondo USA KKKR per una cifra che potrebbe arrivare a EUR22 miliardi, ha già impugnato la delibera del cda sostenendo che era necessario passare da un'assemblea straordinaria. Una mossa lungamente annunciata e quindi scontata anche dal mercato", ha scritto Francesco Bonazzi, columnist di Alliance News in un suo approfondimento.

"Il passo mosso a Bruxelles, invece, è più sorprendente perché va a toccare un aspetto assai delicato di tutta la vicenda e mette nel mirino direttamente il governo di Giorgia Meloni, già non popolarissimo in Europa per il no al Mes e la posizione dura sul nuovo Patto di stabilità. Il tutto mentre lo stesso Antitrust europeo continua a ritardare il via libera al salvataggio di Ita Airways da parte di Lufthansa, con grande irritazione del Tesoro italiano (e una certa soddisfazione di Air France e Ryanair)".

Sul segmento cadetto, Iren - su dello 0,1% - ha fatto sapere martedì di aver sottoscritto con UniCredit Spa e BPER Banca Spa due linee di credito di tipo Facilità di credito revolving legate alla sostenibilità nella forma di linee "impegnate" per un ammontare complessivo di EUR200 milioni e della durata di tre anni.

Salvatore Ferragamo sale dello 0,3% dopo aver comunicato lunedì di aver nominato di Pierre La Tour a Group CFO, con decorrenza dal 18 marzo 2024.

Fincantieri chiude flat a EUR0,50 per azione. La company ha comunicato lunedì che il consorzio Windward Offshore ha esercitato le opzioni per la progettazione e la costruzione di due Commissioning Service Operation Vessel - CSOV ibridi.

Tra le smallcap, FILA sale del 2,8% dopo aver fatto sapere lunedì che l'assemblea ordinaria degli azionisti ha deliberato la distribuzione di un dividendo straordinario pari a EUR0,58 per azione e il conferimento a Deloitte&Touche Spa dell'incarico di revisione legale dei conti per il periodo 2024-2032.

Vianini - su dello 0,6% - ha fatto sapere mercoledì che si è concluso l'aumento di capitale deliberato l'11 dicembre con l'integrale sottoscrizione dell 75,2 milioni di azioni ordinarie della società di nuova emissione per un controvalore pari a EUR60 milioni.

AbitareIn guadagna il 2,5% dopo aver fatto sapere martedì di aver nominato il nuovo cda composto da 8 membri nelle persone di Luigi Francesco Gozzini, presidente e amministratore delegato, Marco Claudio Grillo, amministratore delegato, Eleonora Reni, consigliere, e dai consiglieri indipendenti Mario Benito Mazzoleni, Giuseppe Vegas, Nicla Picchi, Antonella Lillo e Massimo Massarotto.

Tra le PMI, B&C Speakers sale del 3,8% dopo aver comunicato martedì che prevede ricavi di EUR93 milioni per il 2023, sulla base dei dati preliminari.

Il dato segna un record per la società ed è in linea sia col trend di crescita di B&C Speakers sia con le stime degli analisti. Nel 2022, la società aveva registrato un fatturato di EUR82,4 milioni.

Al primo giorno di negoziazioni, Kruso Kapital chiude in verde del 2,7%. In base al prezzo di offerta, pari a EUR1,86 per azione, la capitalizzazione di Kruso Kapital ad inizio negoziazioni è pari a circa EUR45,7 milioni. Il flottante è circa il 15,29% del capitale sociale, computando al suo interno anche le azioni di proprietà delle Fondazioni diverse dalle azioni conferite nell'accordo di lock-up ovvero soggette a vincoli della medesima natura.

A New York, il Dow è in verde dello 0,3% a 38.028,54, il Nasdaq sale dello 0,9% a 15.570,32 e l'S&P 500 guadagna lo 0,6% a 4.894,44.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0904 contro USD1,0827 registrato in chiusura azionaria europea di martedì, mentre la sterlina vale USD1,2748 da USD1,2658 di ieri sera.

Il Brent vale USD80,40 al barile contro USD79,74 al barile di martedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.013,50,03 l'oncia da USD2.026,01 l'oncia l'oncia di ieri sera.

Il calendario di giovedì prevede alle 0845 CET il dato sul rilevamento dello stato congiunturale francese.

Alle 0900 CET è previsto l'indice dei prezzi alla produzione annuale della Spagna.

Sempre in Europa, in Germania alle 1000 CET vengono rese note le aspettative di business tedesco per gennnaio e la valutazione dell'attuale situazione tedesca. Alla stessa ora viene rilasciato l'indice ifo sulla fiducia delle aziende in Germania.

Dall'Eurozona, alle 1445 CET, vengono rese note le decisioni sul tasso di interesse della Banca Centrale Europea, il tasso sui depositi e le operazioni di rifinanziamento marginale della BCE.

Oltreoceano, alle 1430 CET, vengono pubblicati i permessi di costruzione, le richieste di disoccupazione, l'indice PCE dei prezzi principali e il PIL USA.

Di nuovo in Europa, alle 1445 CET, è attesta la conferenza stampa della BCE e alle 1645 CET il discorso della presidente della BCE Christine Lagarde.

Tra le società quotate a Piazza Affari, sono attesi i risultati di Aeffe, Salvatore Ferragamo e STMicroelectronics.

Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter

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