MILANO (awp/ats/ans) - Il mercato alza la posta nella sua partita a scacchi con la Bce, arrivando a scommettere su un taglio dei tassi di ben 150 punti base nel 2024.

A poco servono gli inviti alla cautela di alcuni componenti del consiglio direttivo: le Borse segnano nuovi rialzi, con Milano che aggiorna i record da giugno 2008, Francoforte i suoi massimi storici, mentre a Wall Street l'indebolimento del mercato del lavoro consolida le aspettative di una sostanziosa sforbiciata da parte della Fed.

La forte frenata dell'inflazione dell'eurozona, scesa a novembre al 2,4%, e la sostanziale archiviazione della stagione rialzista da parte di un 'falco' di Francoforte, come la tedesca Isabel Schnabel, hanno messo il turbo alle scommesse del mercato che, attraverso gli swap, sono arrivate a prezzare in mattinata sei tagli dei tassi di 25 punti base l'anno prossimo.

Sulla stessa linea un report di Deutsche Bank che, prevedendo un calo dei tassi dal 4% al 2,5%, ipotizzava un taglio di mezzo punto già ad aprile, seguito da una mossa analoga a giugno.

"Siamo più pessimisti della Bce sulla crescita a breve termine e sulle prospettive dell'inflazione" e "se abbiamo ragione la Bce sarà sorpresa al ribasso", scrivono gli economisti della banca tedesca, che vedono il "rischio significativo" di una prima sforbiciata già a marzo. L'ipotesi di un taglio così ravvicinato viene bollata come "fantascienza" con un post su X dal componente del consiglio direttivo della Bce, Peter Kazimir, dopo che già il suo collega Martin Kazaks aveva definito "non necessari" tagli ai tassi nella prima metà del 2024, contribuendo a stemperare un poco le aspettative dei trader.

Milano (+0,81%) ha svettato in Europa davanti a Francoforte (+0,75%) e Parigi (+0,66%). Wall Street è partita bene leggendo nei dati Adp sulla creazione dei posti di lavoro nel settore privato - 103 mila ad ottobre, sotto la previsione di 130 mila - un ulteriore tassello del 'soft landing' dell'economia auspicato dalla Fed. I rialzi sono però stati frenati dal crollo del petrolio, in calo di oltre il 4% a New York, con il Wti per la prima volta da luglio sotto i 70 dollari, penalizzato dai timori di un eccesso di offerta sul mercato.