ZURIGO (awp/ats) - Alla fine del 2024 il tasso di cambio euro/franco si attesterà a quota 0,95, quello dollaro/franco a 0,90 e quello sterlina/franco a 1,10: sono le previsioni delle aziende elvetiche determinate attraverso il tradizionale sondaggio sulle divise condotto da Credit Suisse.

Soprattutto per quanto riguarda il cambio con la moneta americana, le previsioni sono più eterogenee rispetto all'anno scorso, emerge dal rilevamento effettuato in ottobre e novembre intervistando 978 imprese, di cui quasi il 90% opera livello internazionale.

L'euro - spiega in un comunicato l'istituto ormai rilevato da UBS - rimane la valuta estera più utilizzata: il 55% delle ditte effettua i propri acquisti prevalentemente nella moneta europea, mentre per quanto riguarda le vendite un terzo degli intervistati indica l'euro come la valuta estera più importante. Il 12% acquista perlopiù in dollari, che per molti è anche la prima valuta per le vendite. Il franco resta la valuta principale al momento di vendere (54%), ma con una netta differenza a seconda del tipo di attività commerciale con l'estero. Sul versante degli acquisti, il franco si colloca al secondo posto: solo il 30% delle aziende lo usa infatti per comprare.

Le imprese sono state anche interrogate in relazione alle prospettive riguardo all'andamento dell'inflazione: la maggioranza degli intervistati (61%) pronostica un ulteriore incremento del rincaro, che entro la fine del 2024 dovrebbe superare di nuovo l'obiettivo del 2% fissato dalla Banca nazionale svizzera (BNS). Il 38% ritiene che la BNS aumenterà ulteriormente il tasso guida nel corso dell'anno, il 37% prevede che a fine 2024 sarà sempre a quota 1,75%, mentre il 25% si aspetta che la BNS li abbasserà; in media secondo le aziende intervistate il tasso guida dovrebbe quindi attestarsi all'1,75% anche alla fine del 2024.