È la prima decisione da quando il presidente Thomas Jordan ha comunicato che si sarebbe dimesso a settembre.

La mossa ha colto di sorpresa gli economisti, con la maggioranza degli analisti intervistati da Reuters che si aspettava che la Bns mantenesse invariati i tassi all'1,75%. Si tratta inoltre del primo taglio dei tassi da parte della banca centrale in nove anni.

La riduzione arriva dopo che l'inflazione svizzera è scesa all'1,2% a febbraio, il nono mese consecutivo in cui l'aumento dei prezzi è rimasto all'interno del target range tra lo 0 e il 2%, che la Bns definisce come stabilità dei prezzi.

"L'allentamento della politica monetaria è stato possibile grazie all'efficacia della lotta all'inflazione durante gli ultimi due anni e mezzo", si legge in un comunicato.

La banca ha detto che per alcuni mesi l'inflazione è tornata al di sotto del 2%, rientrando quindi nella fascia associata alla stabilità dei prezzi. In base alle ultime previsioni, l'inflazione dovrebbe rimanere in questa fascia anche nei prossimi anni, ha aggiunto l'istituto centrale.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Claudia cristoferi)