ZURIGO (awp/ats/awp) - In Svizzera c'è ancora un eccesso di offerta di uffici, ma in misura molto minore rispetto ad altri Paesi europei. L'aumento dei tassi di interesse e dell'inflazione sta pesando sull'attività edilizia, cosa che potrebbe contribuire ad assorbire parzialmente l'eccesso di offerta di questi spazi.

Il tasso di disponibilità, che rappresenta la percentuale di spazio disponibile rispetto al volume totale, è aumentato leggermente l'anno scorso di 0,1 punti percentuali, raggiungendo il 4,6% per l'intera Svizzera, indica uno studio della società di consulenza immobiliare Jones Lang LaSalle (JLL) pubblicato oggi.

Circa 32.400 metri quadrati netti di uffici sono stati aggiunti all'offerta disponibile, con aumenti particolarmente consistenti a Zurigo (+31'500 m2) e Ginevra (+9500 m2), mentre Losanna (-5100 m2) e Basilea (-5100 m2) hanno registrato contrazioni.

Per gli standard europei, il tasso di uffici sfitti in Svizzera è relativamente basso. La media dell'UE nel terzo trimestre del 2023 era del 7,7%, con livelli particolarmente elevati a Helsinki (14,3%), Bucarest (14,3%) e Budapest (13,2%).

Tuttavia, secondo gli autori dello studio, l'aumento del tasso di interesse di riferimento da parte della Banca Nazionale Svizzera (BNS) potrebbe rallentare l'espansione del settore. "Con i tassi di interesse destinati a rimanere più alti ancora a lungo, l'epoca dorata del denaro a basso costo sembra essere finita", hanno sottolineato.

A seguito della stretta monetaria in atto dal giugno 2022, il settore delle costruzioni sta rallentando. Anche l'inflazione, con un aumento dei prezzi del settore del 4,3% tra aprile 2022 e aprile 2023, ha contribuito a smorzare gli animi in questo ambito.

Tra quest'anno e il prossimo, si prevede un volume di 118'000 e 139'000 m2 di nuovi uffici, la metà di quelli costruiti annualmente tra il 2019 e il 2023.