"Se l'economia evolverà come previsto, sarà probabilmente appropriato iniziare a rivedere la politica restrittiva ad un certo punto dell'anno", ha detto Powell nei commenti preparati per un'audizione davanti alla Commissione per i Servizi Finanziari della Camera. 

L'euro sale di circa lo 0,4% rispetto al dollaro a 1,0903 dollari.

Le parole di Powell hanno deluso i trader, che nelle ultime settimane avevano iniziato a ipotizzare che la Fed avrebbe evitato qualsiasi ipotetico taglio dei tassi nella prima metà dell'anno, ha detto Matt Weller, responsabile delle ricerche di mercato di StoneX.

L'indice del dollaro, che traccia la valuta rispetto ad altre sei, perde lo 0,45% a 103,331. A metà febbraio l'indice era salito fino a 104,97 con un aumento del 3,6% circa su base annua grazie ai solidi dati economici statunitensi, ma ha ritracciato a causa dei dati più recenti, che hanno mostrato una certa debolezza.

Gli odierni dati Adp hanno mostrato che gli occupati nel settore privato Usa sono aumentati a febbraio leggermente meno del previsto. Questi numeri precedono l'uscita, venerdì, del più completo e più atteso report del dipartimento del Lavoro sull'occupazione di febbraio.

Altrove, la sterlina sale dello 0,28% a 1,2736 dollari, mentre gli operatori valutano gli ultimi piani fiscali del Regno Unito, in quello che potrebbe essere l'ultimo bilancio prima delle elezioni previste quest'anno.

Contro lo yen, il dollaro è in calo di circa lo 0,4% a 149,39 yen in seguito alle indiscrezioni secondo cui alcuni membri del board della Banca del Giappone riterrebbero opportuno alzare i tassi dal territorio negativo nella riunione di marzo.

(Tradotto da Camilla Borri, editing Antonella Cinelli)