(Alliance News) - Piazza Affari ha chiuso gli scambi di martedì attorno alla parità, in scia all'andamento poco mosso delle altre borse europee, in una giornata contrassegnata dal solo dato dell'inflazione USA a scandire le negoziazioni.

Il tasso di inflazione annuale degli USA è rallentato al 3,1% a novembre, al livello più basso in cinque mesi, dal 3,2% di ottobre e in linea con le previsioni di mercato. I dati sono stati rilasciati martedì dallo US Bureau of labor statistics.

Axel Rudolph, senior market analyst presso IG, ha dichiarato: "Il morale degli investitori tedeschi è migliore del previsto - l'indicatore ZEW del sentiment economico ha toccato un nuovo massimo da marzo - e i dati sull'indice dei prezzi al consumo statunitensi sono in linea, a eccezione di un lieve aumento dello 0,1% su base mensile rispetto a una previsione dello 0%. Anche l'ottimismo delle piccole imprese statunitensi che è scivolato ai minimi di sei mesi non ha avuto un grande impatto in vista della riunione della Fed di mercoledì e della decisione sul tasso".

"Tutti gli occhi sono puntati sulle riunioni delle banche centrali dei prossimi due giorni, durante le quali si prevede che i tassi rimarranno invariati mentre i banchieri centrali accederanno alle loro economie per ulteriori indizi su quale politica monetaria perseguire. Il rallentamento della crescita salariale in UK potrebbe aiutare ad allontanare la Banca d'Inghilterra dalla sua retorica ancora aggressiva ma i suoi membri votanti terranno d'occhio i dati sulla produzione industriale e manifatturiera di mercoledì nonché il Prodotto Interno Lordo britannico".

Il FTSE Mib ha chiuso martedì in calo dello 0,3% a 30.342,15, il Mid-Cap è sceso dello 0,2% a 42.608,57, lo Small-Cap ha perso lo 0,3% a 26.588,98 e l'Italia Growth non si è mosso dalla parità a 8.067,25.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso in parità, così come il CAC 40 di Parigi e il DAX 40 di Francoforte.

Sul Mib, bene Banco BPM, su dell'1,2%. Il consiglio di amministrazione ha approvato il piano strategico 2023-2026 del gruppo.

"L'ambizione del nuovo piano è quella di incrementare la remunerazione per gli azionisti in maniera molto significativa, sfruttando le leve finanziarie e industriali che daranno ulteriore impulso alla crescita del totale ricavi a quota EUR5,4 miliardi al 2026 da EUR5,25 miliardi alla fine 2023", si legge nella nota diffusa.

Sul fronte della redditività, il gruppo punta a un utile netto superiore a EUR1,5 miliardi al 2026 da EUR1,2 miliardi al 2023 e ROTE al 13,5% al 2026 dal 12% al 2023.

Hera e Snam hanno firmato martedì un protocollo d'intesa per la creazione di un polo di produzione dell'idrogeno volto a contribuire alla decarbonizzazione dell'Emilia-Romagna.

Fulcro dell'Hydrogen Valley modenese sarà IdrogeMO, il progetto di Gruppo Hera e Snam per la realizzazione di un polo produttivo in grado di produrre fino a 400 tonnellate di idrogeno rinnovabile l'anno, con la possibilità di futuri ampliamenti per incrementarne la produzione. Complessivamente, l'investimento previsto ammonta a oltre EUR20 milioni. Il titolo di Hera ha chiuso giù dello 0,6% come quello di Snam.

UniCredit ha perso l'1,0% dopo aver comunicato lunedì di essere ben sopra i requisiti dello SREP della Banca Centrale Europea. Dall'1 gennaio, la banca dovrà rispettare un CET 1 ratio del 10,0%, un Tier 1 ratio dell'11,9% e un Total Capital ratio del 14,4%.

Al 30 settembre, UniCredit mostrava valori abbondantemente superiori a tali soglie: il CET 1 ratio fully loaded era del 17,2%, quello transitorio del 17,5%, il Tier 1 ratio del 19,2% e il Total Capital ratio del 22,2%.

Sul Mid-Cap, Buzzi è salita del 2,0% e ha registrato la miglior performance del listino di appartenenza.

Antares Vision ha invece chiuso sull'altro versante del paniere, complice un ribasso del 3,6%, con le azioni che hanno perso otto centesimi rispetto all'avvio, finendo gli scambi a EUR2,81 ciascuna.

La più scambiata, invece, è Saras, con ben 4,3 milioni di azioni passate di mano e col titolo che è calato dello 0,9%.

Tra le società a bassa capitalizzazione, B&C Speakers - su dello 0,3% - ha completato l'acquisizione delle attività connesse al marchio Eminence Speakers.

La società neocostituita B&C Speakers Cina, interamente posseduta dall'emittente B&C Speakers, ha acquistato parte degli assets produttivi da Eminence Dongguan Enterprise per un corrispettivo stabilito di EUR900.000.

Triboo - su dello 0,8% - ha annunciato martedì una partnership strategica tra la propria Triboo Shanghai, sede asiatica della digital transformation factory italiana, e Alviero Martini 1A Classe, il noto brand lifestyle dell'iconica Mappa Geo.

Alviero Martini, scrive la società, punta così al "rafforzamento della propria presenza sul mercato cinese che si prevede come durevole e proficua".

È già imminente, infatti, il debutto di Alviero Martini 1A Classe con un flagship sulla stimata piattaforma di e-commerce T-Mall (Alibaba) e sulle piattaforme social WeChat, Weibo e Little Red Book che vantano la presenza di miliardi di utenti.

Vianini ha perso il 6,6% dopo che lunedì l'assemblea degli azionisti ha approvato un aumento di capitale da massimi EUR60 milioni.

Inoltre, i soci hanno dato l'okay all'eliminazione dell'indicazione del valore nominale espresso delle azioni ordinarie della società.

Exprivia ha chiuso in parità dopo aver siglato un accordo vincolante per rilevare l'85% di Balance Spa.

Balance è un'azienda di servizi ICT operante in prevalenza nel campo dei servizi salesforce, leader mondiale nelle soluzioni di customer relationship management basate su cloud.

Exprivia e i soci attuali di Balance si sono impegnati a sottoscrivere un aumento di capitale per cassa, di cui la quota in carico a Exprivia sarà pari a EUR1,5 milioni, finanziata con mezzi propri; lo scopo è fornire a Balance le risorse finanziarie per poter perseguire i propri obiettivi di crescita e sviluppo previsti nei prossimi quattro anni.

Tra le PMI, Portobello ha perso il 3,3% dopo che il consiglio di amministrazione ha deliberato di aumentare il capitale sociale a pagamento, in via scindibile e progressiva, sino ad un ammontare massimo di quasi EUR8,0 milioni, mediante l'emissione di azioni ordinarie.

L'operazione, si legge nella nota societaria, ha il fine di contribuire a rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria di Portobello al fine di supportare il capitale circolante del gruppo e le relative strategie di sviluppo dello stesso.

TMP Group ha ceduto l'1,9% dopo aver comunicato martedì di essere pronta a inserirsi nel mercato spagnolo delle produzioni audiovisive per cinema e tv.

La società è infatti appena tornata da un viaggio istituzionale a Madrid, Valencia e Andalucia che aveva "l'obiettivo di creare future partnership strategiche nell'industria audiovisiva e cinematografica locale".

A New York, il Dow è in rialzo dello 0,3% a 36.530,35, il Nasdaq sale dello 0,3% a 14.468,62 e l'S&P 500 è in aumento dello 0,1% a 4.628,97.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0792 contro USD1,0772 registrato in chiusura azionaria europea di lunedì mentre la sterlina vale USD1,2569 da USD1,2664 di lunedì sera.

Il Brent vale USD73,81 al barile contro USD76,40 al barile di lunedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.983,29 l'oncia da USD1.992,90 l'oncia l'oncia di ieri sera.

Il calendario macroeconomico di mercoledì prevede il Prodotto Interno Lordo britannico alle 0800 CET, insieme ai dati su produzione industriale e saldo della bilancia commerciale in UK. Spazio alla massa monetaria e ai nuovi mutui in Cina, un'ora più tardi, mentre dall'Italia arrverà il tasso di disoccupazione alle 1000 CET.

La produzione industriale dell'Eurozona verrà resa nota alle 1100 CET, dieci minuti prima di un'asta di BTP a tre e a sette anni.

Dagli USA, focus sui dati dei mutui alle 1300 CET e sull'indice dei prezzi alla produzione alle 1430 CET. I numeri relativi alle scrote di gas e benzina verranno rilasciati alle 1630 CET mentre l'appuntamento più importante della giornata è alle 2000 CET con la decisione della Federal Reserve sui tassi, seguita da una conferenza stampa del presidente, Jerome Powell, mezzora più tardi.

Tra le società di Piazza Affari, sono previsti i conti di AbitareIn e di OVS.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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