MILANO (MF-DJ)--"Quanto accaduto ieri a Brasilia, senza dubbio, è stato un atto antidemocratico, criminale e vanadalico. Non penso però che ci sia un rischio vero per la democrazia, non è un caso di golpe, va ricordato che nessuno era presente nei palazzi del Parlamento. Però purtroppo non possiamo neanche sperare che sia un atto isolato, anzi, mi sembra che possa inquadrarsi come un atto di una strategia tesa a creare instabilità, a rendere la governabilità del Paese precaria a pochi giorni dall'insediamento del neo presidente Inácio Lula. Già si sente parlare di futuri atti a San Paolo e in altre parti. Il timore dunque è che non sarà unico".

E' quanto ha affermato Antonella Mori, Head of the Ispi Latin America Programm, in un'intervista rilasciata a Class Cnbc a commento dell'assalto ai palazzi del potere a Brasilia.

I sostenitori di Bolsonaro, ricorda l'esperta, erano accampati, indisturbati, da settimane nella capitale. "Quello che ha un po' sospreso è il fatto che questi sostenitori, in accampamento oramai da settimane, che si sono mossi indisturbati verso i palazzi presidenziali, poi forse non ci si aspettava che entrassero e devastassero gli edifici".

I timori di possibili nuovi attacchi sono comuni anche ad altri analisti. "L'assalto di ieri potrebbe non essere il capitolo finale della violenza politica nel Paese", ha dichiarato Rogerio Taffarello, professore di diritto penale presso la Fondazione Getulio Vargas del Brasile. "C'è stata un'escalation di atti violenti da quando l'ex presidente di destra Jair Bolsonaro ha perso le elezioni di ottobre e potrebbero essercene altri", ha puntualizzato Taffarello.

Ora Lula, per la seconda volta alla guida della nazione sudamericana, dovrà affrontare le sfide aperte del suo Brasile: l'alta inflazione, di poco inferiore al 6%, e la diseguale distribuzione della ricchezza. Mori sottolinea che la sfida di Lula è ardua e per mettere a terra il suo programma perché "da solo non riuscirà a fare tutto", avrà bisogno del sostegno degli investimenti privati.

"Il Paese ha bisogno di tornare a crescere, la povertà è aumentata molto con la pandemia e la recessione, la disuguaglianza è ancora fortissima", aggiunge l'esperta. Il presidente però dovrà badare anche ai limiti di spesa pubblica, non solo alla sua agenda di spesa sociale.

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January 09, 2023 08:51 ET (13:51 GMT)