Secondo Renata Amaral, segretaria degli Affari Internazionali e dello Sviluppo, un decreto firmato dal Presidente di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva istituirà la commissione, che organizzerà l'attività interna al Governo federale per dare effettivamente il via ai progetti.
Alla fine dello scorso anno, il Governo ha annunciato che 10 miliardi di dollari sarebbero stati messi a disposizione dalle banche multilaterali e di sviluppo per finanziare progetti infrastrutturali volti a far avanzare l'integrazione sudamericana, cercando di migliorare il commercio e ridurre i tempi di trasporto verso l'Asia.
Nell'ambito dei piani, la banca di sviluppo BNDES avrebbe stanziato 3 miliardi di dollari per progetti esclusivamente in Brasile.
Nonostante la prevista polarizzazione nelle elezioni presidenziali statunitensi e i potenziali effetti di ricaduta nei Paesi della regione, il Brasile continua a vedere una forte collaborazione da parte dei vicini nelle discussioni sui progetti di integrazione, tra cui Argentina, Paraguay e Uruguay, che hanno governi di destra, ha detto Amaral.
Cercando di rafforzare i legami nella regione, l'amministrazione di Lula ha saldato un impegno non pagato di 100 milioni di dollari al Fondo di Convergenza Strutturale del Mercosur (Focem) alla fine del 2023, liberando 70 milioni di dollari a cui il Paese aveva diritto per il finanziamento, come fondi a fondo perduto, di progetti incentrati sull'integrazione e sulla riduzione delle disuguaglianze regionali.
"È un segnale per il Mercosur", ha detto Amaral a proposito della logica dell'operazione, poiché tale regolarizzazione, in sospeso dal 2015, significava effettivamente spendere più di quanto si ricevesse dal fondo.
Ha sostenuto che gli otto progetti approvati dal Governo la scorsa settimana per ricevere i fondi porteranno, in parallelo, guadagni nell'integrazione commerciale e infrastrutturale.
Per quanto riguarda le discussioni per l'accordo Mercosur-Unione Europea, Amaral ha riconosciuto che è improbabile che ci siano nuovi sviluppi a breve termine, fino alle elezioni del Parlamento Europeo di giugno.
