S&P Global Ratings ha rivisto mercoledì le sue prospettive per il Brasile a "positivo" da "stabile", affermando che il miglioramento delle prospettive di politica fiscale e monetaria potrebbe dare impulso ai bassi livelli di crescita del Paese sudamericano.

La decisione dell'agenzia di rating è una spinta importante per il Presidente di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva, che è tornato in carica a gennaio tra i timori di una mancanza di disciplina fiscale e di un ampliamento del ruolo dello Stato.

La notizia della decisione ha sollevato il real brasiliano, che è salito di oltre l'1% rispetto al dollaro nella sua quarta sessione positiva consecutiva. L'indice azionario Bovespa ha chiuso in rialzo del 2% al livello più alto da ottobre.

L'agenzia di rating ha affermato che la crescita continua, combinata con un nuovo quadro fiscale, "potrebbe risultare in un onere del debito pubblico inferiore a quello previsto, che potrebbe sostenere la flessibilità monetaria e la posizione esterna netta del Paese".

Il Ministro delle Finanze Fernando Haddad ha accolto con favore la notizia, affermando che la più grande economia dell'America Latina sta dimostrando una grande capacità di mostrare risultati positivi.

"Il dollaro sta scendendo, il PIL sta crescendo, l'inflazione è sotto controllo e il rating del Brasile sta migliorando agli occhi del mondo", ha dichiarato Haddad su Twitter.

Il quadro fiscale proposto dal Paese, che deve ancora essere approvato dal Senato, stabilisce un limite di crescita reale per la spesa pubblica, con l'obiettivo di affrontare le preoccupazioni sul debito pubblico. I senatori stanno ancora negoziando un formato finale per le nuove regole.

Il Segretario del Tesoro Rogerio Ceron si è detto fiducioso che l'approvazione delle nuove regole fiscali e della riforma tributaria porterà a un miglioramento del rating del Paese da parte di tutte le agenzie.

Insieme al proseguimento delle misure pianificate dal team economico del Governo, la decisione di S&P aprirà la strada al recupero del grado di investimento del Paese entro il 2026, ha detto Ceron a Reuters, aggiungendo che darà impulso all'agenda del Governo.

L'agenzia di rating ha anche confermato i suoi rating di credito sovrano a lungo e breve termine in valuta estera e locale 'BB-/B' sul Brasile. (Relazioni di Peter Frontini a San Paolo e Marcela Ayres a Brasilia; Redazione di Anthony Esposito, Lisa Shumaker e Paul Simao)