L'inflazione all'ingrosso del Giappone è balzata a maggio al ritmo annuale più veloce in nove mesi, secondo i dati mostrati mercoledì, segno che lo yen debole sta aggiungendo una pressione al rialzo sui prezzi, facendo aumentare il costo delle importazioni di materie prime.

I dati complicano la decisione della Banca del Giappone sulla tempistica dell'aumento dei tassi di interesse, in quanto gli aumenti dei prezzi guidati dalle pressioni sui costi potrebbero raffreddare i consumi e ridurre le possibilità di raggiungere il tipo di inflazione trainata dalla domanda che vuole vedere prima di ridurre ulteriormente gli stimoli, dicono gli analisti.

"L'inflazione al consumo potrebbe non rallentare molto con la riaccelerazione degli aumenti dei prezzi all'ingrosso, e i prezzi dell'energia sono visti in forte aumento verso l'estate", dato che i sussidi governativi per contenere le bollette termineranno a giugno, ha affermato Takeshi Minami, capo economista di Norinchukin Research.

"Ma la BOJ dovrà aspettare che i salari aumentino e aiutino i consumi a riprendersi" prima di aumentare nuovamente i tassi, ha aggiunto.

L'indice dei prezzi dei beni aziendali (CGPI), che misura il prezzo che le aziende si fanno pagare per i loro beni e servizi, è aumentato del 2,4% a maggio rispetto ad un anno prima, secondo i dati della BOJ, superando la previsione mediana del mercato di un aumento del 2,0%.

Ha seguito un aumento dell'1,1% ad aprile, accelerando per il quarto mese consecutivo, con l'aumento dei prezzi delle utenze, dei prodotti petroliferi e chimici e dei metalli non ferrosi, secondo i dati.

Un indice che misura i prezzi dei beni d'importazione basati sullo yen è aumentato del 6,9% a maggio rispetto ad un anno prima, accelerando rispetto al guadagno del 6,6% di aprile, segno che i recenti ribassi dello yen stavano facendo salire il costo delle importazioni di materie prime.

I dati saranno probabilmente tra i fattori che il consiglio della BOJ esaminerà quando si riunirà per una riunione politica di due giorni che terminerà venerdì. Si prevede che la banca centrale manterrà invariato il suo obiettivo di tasso di interesse a breve termine in una fascia compresa tra lo 0% e lo 0,1%.

La BOJ ha posto fine a otto anni di tassi di interesse negativi e ad altri residui del suo programma di stimolo radicale a marzo, ritenendo che le prospettive di un'inflazione che si mantenga stabilmente intorno al suo obiettivo di inflazione del 2% fossero in aumento.

Nelle ultime proiezioni fatte ad aprile, la banca centrale prevede che l'inflazione al consumo di base raggiungerà il 2,8% nell'anno iniziato ad aprile, prima di rallentare all'1,9% negli anni fiscali 2025 e 2026.

Il governatore della BOJ, Kazuo Ueda, ha dichiarato che la banca centrale aumenterà ulteriormente i tassi se si sentirà più convinta che l'inflazione sottostante si manterrà intorno al 2%, come aveva previsto ad aprile. (Servizio a cura di Leika Kihara; Redazione di Jacqueline Wong e Jamie Freed)