Il sondaggio, condotto prima che la Banca del Giappone annunciasse la fine della sua politica di tassi negativi martedì, ha mostrato che poco più del 60% degli intervistati si aspetta che i tassi, attualmente intorno allo zero, aumentino allo 0,25% entro la fine dell'anno.

Due quinti delle aziende intervistate hanno dichiarato di voler aumentare la spesa in conto capitale nell'esercizio finanziario che inizierà ad aprile, rispetto a quanto prevedono di aver speso nell'esercizio finanziario in corso. Un numero simile ha anche affermato di voler intraprendere gran parte di questa spesa prima dell'aumento dei tassi.

Solo l'11% prevede di ridurre gli investimenti aziendali rispetto all'anno finanziario in corso.

"Stiamo attingendo agli utili non distribuiti per impegnarci in investimenti di capitale", ha scritto un dirigente di un'azienda produttrice di prodotti metallici nella sezione commenti del sondaggio.

Un manager di un'azienda di vendita al dettaglio ha affermato che l'azienda sta anticipando i prestiti bancari, mentre un'impresa di costruzioni ha risposto che sta riducendo il debito fruttifero.

Il sondaggio su 498 aziende è stato condotto per Reuters da Nikkei Research dal 6 al 15 marzo, con le aziende che hanno risposto a condizione di anonimato. In totale hanno risposto 237 aziende.

La BOJ è stata una delle banche centrali che ha mantenuto un flusso di denaro facile per stimolare l'economia e fermare la deflazione. Ma le aziende giapponesi vedono ora un aumento dei salari e dell'inflazione.

Il sentimento delle aziende rimane poco brillante, con il 63% che afferma che le condizioni commerciali non sono buone e un altro 8% che le ritiene cattive. Tuttavia, si tratta di un miglioramento marginale rispetto a febbraio, quando il 60% ha dichiarato che le condizioni commerciali non erano buone e il 14% che erano cattive.

Alla domanda sulle aspettative di profitto operativo per il prossimo esercizio finanziario rispetto alle stime per l'esercizio in corso, il 39% ha detto di aspettarsi all'incirca lo stesso importo, mentre il 23% ha visto un aumento di circa il 10% del reddito e il 13% ha visto un aumento di oltre un quinto.

Per coloro che hanno dichiarato che i profitti aumenteranno, l'87% ha attribuito i guadagni al miglioramento delle vendite.

Per quanto riguarda le aspettative sullo yen, il 61% prevedeva che sarebbe stato scambiato tra 140 e 149 yen rispetto al dollaro, mentre il 20% lo vedeva ancora più debole, tra 150 e 159 yen. Il 18% lo vedeva scambiato tra 130 e 139 yen.

(Per una tabella dei dati del sondaggio, cliccare qui)