Uno sguardo alla giornata in corso sui mercati europei e globali da parte di Kevin Buckland.

Il Segretario del Tesoro statunitense Janet Yellen sta evidenziando tre priorità fondamentali all'inizio della riunione di tre giorni dei ministri delle finanze del G7 a Niigata, in Giappone, oggi: contenere l'inflazione globale, rafforzare la resilienza economica a lungo termine e raddoppiare l'impegno nei confronti dell'Ucraina.

Ma quasi tutti vogliono anche sentire da lei che gli Stati Uniti possono risolvere il loro problema del tetto del debito ed evitare un default potenzialmente disastroso.

La cornice giapponese è particolarmente appropriata, in quanto la nazione ospitante è il maggior detentore di debito statunitense al mondo.

Lo stallo bipartisan ha già ritardato l'inizio del viaggio della Yellen, per consentirle di chiamare personalmente i dirigenti d'azienda statunitensi e di apparire nei principali programmi televisivi per avvertire dei pericoli derivanti dalla mancata elevazione del tetto del debito di 31.400 miliardi di dollari entro la data "X", apparentemente il 1° giugno.

Con i tempi molto stretti, il Presidente Joe Biden ha segnalato la possibilità di annullare il suo viaggio nella città giapponese di Hiroshima per il summit del G7 del fine settimana successivo, se la questione non viene risolta.

L'incertezza sul tetto del debito continua a gettare un'ombra sui mercati, con la maggior parte dei benchmark azionari asiatici nuovamente deboli giovedì.

Gli Stati Uniti non sono l'unica preoccupazione. I dati sull'inflazione cinese hanno mostrato che i prezzi al consumo sono quasi fermi ad aprile, mentre la deflazione dei cancelli delle fabbriche si è aggravata.

Ciò si aggiunge alle preoccupazioni per la flaccidità della domanda interna, che era già stata esacerbata da un calo scioccante delle importazioni nei dati dell'inizio della settimana, facendo crollare le speranze che la riapertura del COVID-19 cinese potesse rinvigorire la crescita globale.

Almeno gli investitori hanno potuto trarre conforto dal fatto che la Federal Reserve statunitense ha quasi certamente chiuso con i rialzi dei tassi di interesse, dopo il continuo allentamento dell'inflazione al consumo nell'ultima lettura della notte. Il prossimo test di questa ipotesi è rappresentato dai dati sui prezzi alla produzione nel corso della giornata.

I rendimenti del Tesoro decennale hanno continuato a scendere a Tokyo, mettendo sotto pressione il dollaro americano rispetto allo yen.

La Banca del Giappone ha continuato a inviare gli stessi segnali contrastanti, con i verbali della riunione del mese scorso che mostrano che i responsabili politici concordano sul fatto che si stanno facendo progressi verso l'obiettivo di inflazione del 2%, ma anche che gli stimoli devono rimanere in vigore in mezzo a tutta l'incertezza macroeconomica globale.

La Banca d'Inghilterra, ovviamente, è sotto i riflettori nelle ore europee, con le aspettative di un 12° rialzo consecutivo dei tassi che fanno salire la sterlina ai massimi di un anno.

Sviluppi chiave che potrebbero influenzare i mercati giovedì:

Riunione dei ministri delle finanze del G7 in corso dall'11 al 13 maggio

Annuncio della politica della BOE alle 11.00 GMT

PPI statunitense alle 1230 GMT