L'oro è salito per la quarta sessione consecutiva martedì e ha toccato un massimo di oltre sei mesi, spinto da un dollaro in ritirata e dalle speranze che la Federal Reserve degli Stati Uniti abbia finito di aumentare i tassi di interesse.

L'oro spot ha guadagnato lo 0,7% a $2.027,09 per oncia alle 9:46 a.m. ET (1446 GMT), il massimo dall'11 maggio.

I futures sull'oro statunitensi per la consegna a dicembre sono saliti dello 0,8% a $2.027,70 l'oncia.

L'oro continua ad essere rialzista nel breve termine, con l'indice del dollaro in ribasso sulla speranza che la Fed non aumenti più i tassi d'interesse e forse li taglierà entro la primavera, secondo Jim Wyckoff, analista senior di Kitco Metals.

I trader si aspettano ampiamente che la banca centrale statunitense lasci i tassi invariati a dicembre e stanno valutando circa il 50% di possibilità di tagli a maggio del prossimo anno, come mostra lo strumento FedWatch del CME.

I tassi di interesse più bassi aumentano l'attrattiva dell'oro, in quanto il costo opportunità di detenere attività non fruttifere diminuisce.

Rendendo il metallo meno costoso per gli acquirenti d'oltremare, l'indice del dollaro ha toccato il minimo dalla fine di agosto. Il rendimento del Tesoro a 10 anni si è attestato su un minimo di due mesi. [USD/

Gli investitori terranno d'occhio anche i dati sulle spese di consumo personale (PCE) di giovedì, l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed, per ulteriori approfondimenti sulle prospettive dei tassi di interesse. L'attenzione si concentra anche sui dati rivisti del PIL del terzo trimestre degli Stati Uniti, previsti per mercoledì.

Se i numeri del PIL e gli indicatori dell'inflazione saranno più forti del previsto, l'entusiasmo dei trader per l'oro ne risentirà, ma d'altro canto, un rapporto sull'inflazione più mite e un numero del PIL leggermente più debole faranno aumentare l'interesse per l'acquisto di oro, ha aggiunto Wyckoff.

L'argento è salito dello 0,7% a 24,78 dollari l'oncia, mentre il platino è salito dell'1% a 928,28 dollari. Il palladio è sceso dell'1,4% a 1.055,20 dollari l'oncia.