La rupia indiana è salita a un massimo di quasi due mesi rispetto alla valuta statunitense lunedì, grazie alle offerte di dollari da parte delle banche straniere, secondo i commercianti.

La rupia era a 81,8175 contro il dollaro alle 11:16 IST, in rialzo rispetto a 82,0375 nella sessione precedente. La valuta locale ha raggiunto 81,76, il massimo dall'8 maggio.

C'è stata una "vendita massiccia (di dollari)" da parte delle banche straniere dall'apertura, ha detto un trader proprietario di una banca del settore privato.

Si è parlato di un afflusso di debito legato ad un grande conglomerato, e poi "ci sono i soliti afflussi azionari", ha aggiunto il trader.

La coppia USD/INR sta riscontrando un interesse di acquisto del dollaro a 81,75-81,80 nonostante gli afflussi, spingendo la speculazione che la Reserve Bank of India possa essere intervenuta.

L'azione dei prezzi ha suggerito che la RBI potrebbe essere presente, ha detto un altro trader.

"Ma poi... ci sarà comunque un discreto interesse di acquisto a questi livelli da parte degli importatori".

La rupia è stata aiutata dal rialzo dei peers asiatici e delle azioni. L'indice del dollaro si è abbassato, mentre lo yuan cinese offshore è salito a 7,2524 in seguito alla lettura leggermente migliore del previsto del PMI manifatturiero Caixin.

L'attenzione di questa settimana si concentra sulla sfilza di importanti dati rilasciati dagli Stati Uniti. I dati manifatturieri ISM degli Stati Uniti sono attesi in giornata, seguiti dalla stampa dei servizi mercoledì.

Le buste paga private statunitensi, le richieste di disoccupazione e le buste paga non agricole da mercoledì a venerdì forniranno indicazioni sulla tenuta del mercato del lavoro.

I dati di venerdì hanno indicato che le pressioni sui prezzi sottostanti negli Stati Uniti sono rimaste ferme. Escludendo le componenti volatili dell'alimentazione e dell'energia, l'indice dei prezzi PCE è salito dello 0,3%, rispettando le aspettative.

I premi a termine della rupia sono saliti nonostante l'aumento dei rendimenti statunitensi, con il rendimento implicito a 1 anno all'1,71%. (Servizio di Nimesh Vora; Redazione di Dhanya Ann Thoppil)