TOKYO (awp/ats/ans) - La Banca del Giappone (BoJ) lascia la politica monetaria ultra espansiva invariata, come da previsioni, in attesa che l'auspicata crescita dei salari riesca a garantire il raggiungimento dell'obiettivo di un'inflazione stabile al 2%. Il comitato direttivo ha deciso che i tassi di interesse rimarranno in territorio negativo al -0,1%, e nel frattempo continueranno gli acquisti di asset per mantenere i tassi a lungo termine intorno allo zero percento. L'istituto ha anche rivisto al ribasso le previsioni sull'indice dei prezzi al consumo per l'anno fiscale 2024, che dovrebbe assestarsi al 2,4% dalle precedenti stime del 2,8%

Gli economisti guardano ora ad ogni possibile segnale sulle tempistiche di una possibile alterazione del programma di controllo dei rendimenti (Ycc), in vigore dal settembre 2016, quando la BoJ decise di fissare un obiettivo dello 0% per i titoli governativi a 10 anni.

Lo scorso ottobre l'istituto guidato dal governatore Kazuo Ueda aveva annunciato un ulteriore ampliamento di oltre l'1% della fascia di tolleranza, tre mesi dopo aver deciso limiti più rigidi a causa di un'inflazione più persistente del previsto e di uno yen debole. Una decisione che era stata vista dagli analisti come il preludio a una normalizzazione della politica monetaria, con l'eliminazione progressiva dei vincoli sui rendimenti, ponendo di fatto lo stop ai tassi negativi.

La scelta odierna di non apportare cambiamenti ha fatto scivolare lo yen al cambio con il dollaro statunitense, a quota 148, dopo essersi indebolito del 5% da inizio anno e a un valore di 161,20 con l'euro. Sul mercato obbligazionario giapponese i rendimenti sui titoli decennali sono scesi di un punto base allo 0,64%, lontani dal picco dello 0,97% di novembre.