LONDRA (awp/ats/ans) - Lo schema di sostegno messo in campo dal governo Tory britannico in questi mesi per alleggerire l'impatto dei costi dell'energia sul caro bollette di famiglie e imprese torna a far salire il debito pubblico del Regno Unito: con un deficit mensile indicato a dicembre a quota 27,4 miliardi di sterline (31,2 miliardi di franchi) secondo i dati ufficiali diffusi oggi dall'Office for National Statistics (Ons), il più alto mai registrato da quando si è iniziato calcolarlo pubblicamente nel 1993, ossia 30 anni or sono.

Nel suo rapporto, l'Ons sottolinea il peso dell'inflazione - in leggero calo nel Regno come altrove negli ultimissimi mesi dopo l'impennata recente, ma tuttora indicata attorno al 10% - sull'andamento del debito; osservando come la spesa per interessi a carico dello Stato sia raddoppiata nel 2022 fino a 17,3 miliardi. Rileva inoltre come la bolletta energetica del paese, anche dopo la frenata della corsa al rialzo dei prezzi del gas sul mercato globale, resti più che doppia al momento rispetto al periodo precedente alla guerra in Ucraina e allo scontro a colpi di sanzioni fra Occidente e Russia.

In totale, il debito pubblico britannico rimane comunque sotto la soglia critica del 100% del Pil, a differenza di altre nazioni europee, dopo averla superata di poco in coincidenza con la fase dei confinamenti durante l'emergenza della pandemia da Covid.