MOSCA (awp/ats/ans) - Cento delle società occidentali che continuano le operazioni in Russia hanno beneficiato nel 2022 di un boom nei loro profitti, arrivati a 13,3 miliardi di dollari con un incremento del 54% rispetto al 2021. Lo scrive la testata indipendente in esilio Novaya Gazeta, citata dal Moscow Times.

I risultati si basano su un esame delle dichiarazioni delle entità legali registrate in Russia interamente o parzialmente di proprietà straniera.

Il gruppo energetico francese TotalEnergies, che mantiene investimenti in Russia nonostante si sia ritirato da alcune partecipazioni, ha raddoppiato i suoi profitti, che sono arrivati a 3,2 miliardi di dollari. La banca austriaca Raiffeisen ha quadruplicato gli utili arrivando a 1,7 miliardi di dollari. Tra le compagnie che hanno realizzato i maggiori profitti figurano anche PepsiCo, British Petroleum, Japan Tobacco, Mondelez International (ex Kraft Foods) e Mars.

Secondo la stessa inchiesta, le società occidentali hanno pagato tasse per 288 miliardi di rubli (3,5 miliardi di dollari) contribuendo per l'1% alle entrate del bilancio statale russo. Le maggiori contribuenti sono state le società francesi, britanniche e americane, rispettivamente con 55, 47 e 40 miliardi di rubli ciascuna.