ZURIGO (awp/ats) - Sulzer torna in zona utili: il gruppo industriale zurighese nel primo semestre ha conseguito un profitto netto di 104 milioni di franchi, a fronte della perdita di 48 milioni subita nella prima parte del 2022, sulla scia di una rettifica di valore sulle attività in Russia.

Il fatturato è salito del 6% a 1,6 miliardi, con la crescita organica (al netto degli effetti valutari, nonché di acquisizioni e dismissioni) al 15%, ha indicato stamane la società. Già noto è invece il dato sui nuovi ordinativi, che sono saluti del 24% a 2,0 miliardi.

"Grazie alle condizioni di mercato favorevoli, al nostro buon posizionamento, ai primi miglioramenti operativi e alle iniziative di crescita, siamo riusciti ad aumentare significativamente il fatturato e gli utili", afferma Suzanne Thoma, che ha il doppio ruolo di presidente del consiglio di amministrazione e della direzione dell'impresa. "Alla luce della nostra forte performance e dell'elevato portafoglio ordini, abbiamo alzato le nostre previsioni per l'anno in corso" aggiunge la dirigente nota per essere stata in passato alla testa del gruppo energetico bernese BKW.

Le comunicazioni odierne hanno trovato il favore del mercato: alla borsa di Zurigo in mattinata il titolo Sulzer saliva del 4%. Dall'inizio dell'anno il corso è aumentato del 13% e rallegrante è pure la performance sull'arco di 12 mesi (+39%) e di tre anni (+54%).

Sulzer è un marchio storico dell'economia elvetica. L'azienda fondata nel 1834 a Winterthur (ZH) da Johann Jacob Sulzer si distinse nei decenni seguenti per lo spirito innovativo non solo in campo industriale: nel 1870 la società creò infatti la prima scuola professionale aziendale della Svizzera e nel 1890 la prima commissione dei lavoratori del paese. Oggi Sulzer è una realtà con un organico (a fine giugno) di quasi 13'000 posti di lavoro a tempo pieno.