Nel suo consueto resoconto mattutino dei combattimenti, l'esercito ucraino ha dichiarato che le forze russe erano concentrate su un'offensiva nel settore di Bakhmut e che gli attacchi nei settori di Avdiivka e Kupiansk non hanno avuto successo.

L'esercito ucraino ha detto che nell'ultima giornata sono stati uccisi più di 800 soldati russi e distrutti un aereo, un elicottero e tre carri armati.

Ha inoltre riferito di un numero imprecisato di vittime civili a seguito degli attacchi aerei e missilistici russi sulla città di Bakhmut, in gran parte in rovina e in mano agli ucraini, e su altre due città della regione di Donetsk, Kostiantynivka e Kurakhove.

La Russia nega di aver preso di mira i civili in quella che definisce come una "operazione militare speciale" in Ucraina.

Reuters non ha potuto verificare in modo indipendente gli eventi sul campo di battaglia.

Ieri un alto funzionario dell'amministrazione statunitense ha dato una valutazione preoccupante dei combattimenti nella regione di Donetsk, in particolare intorno a Bakhmut.

"I combattimenti sono ancora piuttosto accesi... Quello che stiamo vedendo a Bakhmut dovremmo aspettarci di vederlo anche altrove lungo il fronte, con continui scontri nei prossimi mesi", ha detto il funzionario.

Nel suo discorso video serale, il presidente Volodymyr Zelensky ha detto che le truppe ucraine al di fuori di Bakhmut stavano infliggendo numerose perdite agli avversari e che la Russia stava rafforzando le proprie forze nella regione.

Hanna Malyar, viceministra della Difesa ucraina, ha scritto su Telegram che le perdite significative per la Russia implicano che Mosca probabilmente dovrà annunciare un'altra mobilitazione parziale nel primo trimestre dell'anno, secondo le direzioni dell'intelligence principale del ministero.

Yegeny Balitsky, governatore della regione russa di Zaporizhzhia, l'artiglieria ucraina ha ucciso cinque persone e ne ha ferite 15, tra cui quattro operatori di emergenza, in base a quanto riferito dall'agenzia di stampa russa Tass.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)