La Borsa di Parigi è destinata a prolungare il rimbalzo iniziato martedì mattina, in attesa della pubblicazione di una serie di importanti statistiche sull'andamento economico in Europa e negli Stati Uniti.



Alle 8.15 circa, il contratto 'future' sull'indice CAC 40 - con scadenza a giugno - era in rialzo di 58 punti a 7.626 punti, segnalando una continuazione del rally del giorno precedente. Dopo il crollo della scorsa settimana, che ha visto perdere oltre il 6%, il mercato parigino è partito bene ieri, guadagnando lo 0,9% a 7.571 punti, sostenuto da una serie di buyback a buon mercato.

Sostenuta dai rialzi di Microsoft (+1,3%) e Apple (+2%), Wall Street ha registrato un'altra sessione di guadagni lunedì, la sesta di fila per il Nasdaq, stabilendo nuovi massimi storici.



La tendenza potrebbe cambiare oggi con la pubblicazione di una serie di indicatori economici che probabilmente daranno un'idea del ritmo della ripresa economica in Europa. La giornata è ricca di indicatori, tra cui l'indice ZEW del sentimento degli investitori tedeschi, che dovrebbe mostrare che l'economia leader in Europa sta continuando a riprendersi.





Il resto della sessione sarà animato da una serie di indicatori statunitensi, tra cui le vendite al dettaglio, che dovrebbero confermare che le famiglie sono sempre più sensibili agli aumenti dei prezzi e stanno regolando la loro spesa di conseguenza. I dati sulla produzione industriale negli Stati Uniti dovrebbero mostrare che non c'è una marcata ripresa dell'attività nel settore manifatturiero. Tutti questi indicatori potrebbero fornire agli investitori nuove informazioni sul futuro percorso di politica monetaria della Federal Reserve nei prossimi mesi.



Sul mercato obbligazionario, il differenziale di rendimento tra l'OAT francese a 10 anni (3,20%) e il benchmark tedesco (2,41%) si è leggermente ridotto, scendendo al di sotto di 0,8 punti percentuali. Il rendimento del decennale statunitense è salito a poco meno del 4,28%, in un contesto di mercato favorevole agli asset rischiosi oltreoceano.





Da parte sua, il dollaro continua a fungere da porto sicuro di fronte alle incertezze politiche sorte in Francia, con l'euro che è sceso a quasi 1,0730. I prezzi del petrolio rimangono in calo, mentre l'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE) stima che il mercato dovrebbe essere in surplus almeno fino al 2030, con una sovrapproduzione di otto milioni di barili al giorno. Copyright (c) 2024 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati.