La Borsa di Parigi è destinata ad aprire in ribasso lunedì mattina, sulla scia delle elezioni europee che hanno messo in dubbio il panorama politico del Vecchio Continente. Alle 8.15 circa, il contratto 'future' sull'indice CAC 40 - con consegna a fine giugno - è sceso di 76,5 punti a 7925 punti, suggerendo che la sessione inizierà in rosso.



I mercati, che pensavano che le elezioni europee avrebbero avuto un impatto limitato sull'andamento, si sono chiaramente sbagliati e questa mattina stanno mostrando la loro sorpresa per l'ascesa dei partiti nazionalisti. È soprattutto l'annuncio di Emmanuel Macron di sciogliere l'Assemblea Nazionale e di indire elezioni legislative anticipate il 30 giugno e il 7 luglio ad attirare l'attenzione degli investitori.



Il RN potrebbe prendere il potere a livello nazionale se dovesse vincere le elezioni, mentre Macron sarebbe ancora responsabile della politica internazionale", si preoccupano gli analisti di Danske Bank. La settimana sarà scandita soprattutto mercoledì sera dalle decisioni del FOMC, il comitato di politica monetaria della Fed, che dovrebbe logicamente portare ad un nuovo status quo sui tassi.

Dopo che la Banca Centrale Europea (BCE) ha alleggerito i tassi giovedì scorso, gli investitori si aspettano che la Fed ripeta il suo approccio di pazienza prima di iniziare a tagliare i tassi.

Dopo i dati sull'occupazione negli Stati Uniti, migliori del previsto, il Presidente della BCE Jerome Powell dovrebbe mantenere un approccio cauto nei confronti del mercato del lavoro e dell'inflazione.



Gli investitori presteranno particolare attenzione alle previsioni svelate dalla Fed in questa occasione, e in particolare ai 'dot plot', le previsioni sui movimenti dei tassi elaborate dai suoi funzionari senior. 'Le nuove proiezioni del FOMC potrebbero prevedere due tagli dei tassi quest'anno, ma la tendenza dovrebbe essere più verso un minor numero di tagli', prevedono i team di J. Safra Sarasin.

La dichiarazione della Fed sarà preceduta mercoledì dagli ultimi dati sui prezzi al consumo negli Stati Uniti, che alimenteranno il dibattito sulla persistenza dell'inflazione, che da mesi anima i mercati finanziari.





Dati più alti del previsto farebbero pressione sulla Federal Reserve per ritardare ulteriormente i tagli ai tassi, con il rischio di far salire i rendimenti obbligazionari, che recentemente sono diventati più rigidi. Negli Stati Uniti, il rendimento dei Treasury decennali si sta attualmente stabilizzando intorno al 4,43%, molto lontano dai minimi di tre mesi raggiunti a metà della scorsa settimana. Copyright (c) 2024 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati.