Questa ultima sessione della settimana è stata - e rimane - soporifera: il mercato azionario di Parigi ha perso tra -0,2% e -0,3% dalle 9.30 di questa mattina, e il CAC40, che sta tornando all'equilibrio, è rimasto letteralmente intrappolato in un corridoio 8.080/8.100 dalle 10.15... in modalità camicia di forza algoritmica (con solo 1,1 miliardi di euro scambiati, dopo i 2,5 miliardi di euro del giorno precedente... e un minuscolo 1,8 miliardi di euro lunedì.


La settimana si concluderà quindi con un calo del -1% del CAC40... il che significa anche che l'indice è rimasto fermo nell'ultimo mese. L'indice di Parigi si avvia quindi verso la seconda settimana consecutiva di ribassi, nonostante le notizie positive degli ultimi giorni.

L'Euro Stoxx50 è in calo di -0,2, ma ha lo stesso punteggio settimanale del CAC40, ossia circa -0,9%. Wall Street, invece, ha appena riaperto in rialzo, con punteggi che vanno da +0,2% per il Dow Jones, che è chiaramente in ritardo rispetto all'S&P500, che è in rialzo di +0,8%, è tornato al di sopra di 5.300 e sembra destinato a una quinta settimana consecutiva di guadagni.
... e una 27esima chiusura record? Il Nasdaq (+0,9%) è già in territorio record grazie ad un vantaggio di +200 punti rispetto a venerdì 17 (sopra 16.900): ma tutti questi guadagni derivano dal +10% di Nvidia di giovedì, a cui il titolo ha aggiunto l'1% a circa 1.050 dollari, per una capitalizzazione di 2.600 miliardi di dollari.
Questo sta diventando un evento regolare, dal momento che giovedì sera Nvidia ha rappresentato il 100% del rialzo dell'S&P500 (che in quel momento era in calo del -0,3%) dal 1° gennaio (non dobbiamo nemmeno aggiungere i rialzi di Alphabet, Microsoft e Meta).

La febbre dei mercati parigini ed europei è alimentata dall'aumento dei rendimenti obbligazionari di questa settimana: i Bund hanno ritestato la soglia del 2,60% prima di allentare -1Pt al 2,59%, i nostri OAT hanno cancellato -1,5Pt al 3,070% (ossia +7Pt sulla settimana), e i BTP italiani hanno registrato -1Pt al 3,89%.

Questa tensione deriva dal flusso di notizie della settimana, che non fa che rafforzare la sensazione che l'inflazione rimanga un problema per l'economia statunitense e per la FED.

In Europa, l'aumento degli indici PMI che attestano la ripresa economica potrebbe anche portare ad una maggiore inflazione attraverso i salari e i prezzi delle importazioni (guerra fiscale tra UE, USA e Cina). L'impatto negativo sui tassi sarebbe stato molto più evidente senza i risultati stratosferici di Nvidia e gli indici PMI che attestano la ripresa economica in Europa.
I T-Bond si sono stabilizzati al 4,48% per il '10 anni' e al 4,94% per il '2 anni' (+1Pt) nonostante i nuovi dati 'robusti' degli Stati Uniti: gli ordini di beni durevoli sono aumentati dello 0,7% ad aprile negli Stati Uniti (dopo il +0,8% di marzo), mentre ci si aspettava un calo dello 0,9%.


Escludendo la difesa e l'aerospaziale, sono aumentati dello 0,3% contro le aspettative di +0,1%, dopo il -0,1% di marzo. Alle 16.00, gli investitori hanno scoperto l'indice di fiducia dei consumatori del Michigan: è risultato superiore di 1,7 punti rispetto alle attese a maggio, a 69,1... ma significativamente in calo rispetto al 77,2 di aprile. La prospettiva che i tassi di interesse rimangano ai massimi per diversi mesi a venire sta pesando sui piani dei consumatori.



In Europa, la fiducia delle imprese in Francia è rimasta stabile a maggio rispetto ad aprile, secondo l'indicatore sintetico calcolato dall'Insee, che si è attestato a 99, appena al di sotto della sua media a lungo termine (100). Dall'altra parte del Reno, l'economia tedesca è cresciuta dello 0,2% nel primo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti, grazie alle esportazioni e alle spese di investimento sostenute, secondo le statistiche dettagliate pubblicate venerdì, confermando la stima iniziale.

Sul FOREX, l'euro si è rafforzato dello 0,3% rispetto al dollaro (1,0845), mentre il biglietto verde è sceso simmetricamente del -0,3% rispetto alle principali valute ('$-Index' a 104,80 rispetto a 105,1 del giorno precedente).

Il greggio Brent è rimbalzato in extremis dal pavimento di $81,5, a $81,80 a Londra, mentre il WTI è salito del +0,6% a $77,5 sul NYMEX. L'oncia d'oro sta cercando di resistere alla pressione dei tassi a $2.340, circa -100 dollari rispetto a lunedì.

Nelle notizie societarie francesi, Alstom riferisce di aver collocato un'emissione obbligazionaria super-subordinata ('ibrida') da 750 milioni di euro, che è stata 'massicciamente sottoscritta, riflettendo una forte domanda da diverse regioni geografiche e categorie di investitori'.



Teleperformance annuncia che il suo Consiglio di Amministrazione ha deciso di annullare tre milioni di azioni proprie, che rappresentano il 4,7% del capitale sociale, che erano state riacquistate nell'ambito di un programma da attuare nell'aprile del 2023. Infine, il prezzo delle azioni di Renault è salito di oltre il 3%, diventando il maggior guadagnatore del CAC 40 e dell'indice SBF 120.


In una nota rilasciata questa mattina, UBS ha dichiarato di aver modificato la sua opinione in 'neutrale' da 'vendere', con un prezzo obiettivo aumentato da 31 a 50 euro. Copyright (c) 2024 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati.