(Reuters) - L'S&P 500 e il Nasdaq perdono terreno, con Apple che guida i ribassi delle megacap 'growth' sui timori per i limiti imposti dalla Cina all'uso degli iPhone, mentre i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione, più deboli del previsto, alimentano il nervosismo sull'inflazione.

Intorno alle 16,15, il Dow Jones Industrial Average è in rialzo di 11,86 punti, pari allo 0,03%, a 34.455,05, lo S&P 500 è in calo di 28,84 punti, pari allo 0,65%, a 4.436,64, e il Nasdaq Composite perde 190,00 punti, pari all'1,37%, a 13.682,46.

Le altre megacap Tesla, Nvidia e Amazon scendono tra lo 0,1% e il 3,5%.

Anche i titoli dei fornitori di Apple, tra cui Skyworks Solutions, Qualcomm e Qorvo scivolano tra il 5,7% e il 7,4%.

Ad alimentare i timori che i tassi di interesse rimangano elevati più a lungo, i dati del dipartimento del Lavoro hanno mostrato che il numero di cittadini statunitensi che hanno presentato richieste di disoccupazione si è attestato a 216.000 per la settimana conclusasi il 2 settembre, rispetto alle stime di 234.000 richieste.

Le aspettative che la Fed sia vicina alla fine del suo ciclo di rialzi dei tassi sono state ridimensionate negli ultimi giorni da dati economici statunitensi più forti del previsto.

Il sentiment è ulteriormente penalizzato da dati che hanno mostrato che le esportazioni e le importazioni cinesi sono diminuite ad agosto, con una domanda estera in calo e una spesa al consumo debole che ha penalizzato le imprese della seconda economia mondiale.

I titoli di aziende cinesi quotate negli Stati Uniti, tra cui Pdd Holdings, Jd, Baidu e Alibaba, cedono tra il 4,3% e il 5,8%.

A tenere a galla il Dow, McDonald's sale dello 0,7% dopo che Wells Fargo ha promosso il titolo a 'overweight'.

L'azienda di software per l'automazione Uipath guadagna il 6% grazie a previsioni positive sui ricavi annuali dopo aver superato le stime sui risultati del secondo trimestre.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)