Alle 12,20 italiane i futures sull'indice S&P 500 guadagnano lo 0,27%, quelli sul Nasdaq 100 lo 0,31% e i futures sul Dow lo 0,16%

Ieri i principali indici di Wall Street sono scesi di oltre l'1% ciascuno dopo alcuni commenti di banchieri Fed che hanno scosso i mercati.

Il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha detto che, pur avendo previsto due tagli dei tassi per quest'anno durante la riunione della banca centrale statunitense del mese scorso, potrebbe non essere necessario, se l'inflazione continuerà a non raggiungere l'obiettivo.

L'indice sulla volatilità Cboe, noto anche come indice della "paura" presente sul mercato Usa, è in rialzo del 16,40% a 16,67 dopo aver chiuso la seduta precedente ai massimi da novembre.

Secondo lo strumento FedWatch del Cme, i mercati monetari continuano a valutare una probabilità del 61% di un taglio dei tassi di almeno 25 punti base da parte della banca centrale a giugno.

I dati sugli occupati non agricoli di marzo, previsti per le 14,30, dovrebbero offrire una chiara indicazione della direzione del mercato del lavoro e consolidare le aspettative degli investitori sul taglio dei tassi.

Gli economisti intervistati da Reuters prevedono un aumento di 200.000 posti di lavoro negli Stati Uniti, rispetto ai 275.000 di febbraio, mentre il tasso di disoccupazione rimarrà probabilmente fermo al 3,9%.

"La lettura del potenziale taglio dei tassi d'interesse è stata leggermente contraddittoria questa settimana, quindi facciamo molto affidamento su questi dati per trovare l'equilibrio", ha scritto in una nota Sophie Lund-Yates, lead equity analyst di Hargreaves Lansdown.

"Un mercato del lavoro meno rigido potrebbe contribuire a sostenere la tesi che l'economia sta tornando ad essere più stabile".

Gli investitori stanno anche monitorando attentamente gli sviluppi e le crescenti tensioni in Medio Oriente, con i prezzi del petrolio in rialzo tra i timori di interruzione della fornitura.

Una serie di dati economici contrastanti nel corso della settimana, come i dati deboli sull'attività dei servizi e sul settore manifatturiero e i commenti dei responsabili politici, hanno messo sotto pressione i titoli azionari, con tutti e tre gli indici in perdita su base settimanale.

Negli scambi premarket Tesla, Nvidia e Amazon.com sono in rialzo tra lo 0,29% e lo 0,64%.

Denaro su Krispy Kreme che balza del 5,6% dopo che Piper Sandler ha aggiornato la multinazionale di ciambelle a "overweight" da "neutral".

Advanced Micro Devices sale dell'1,2%, recuperando in parte il calo di oltre l'8% registrato ieri.

(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)