Borsa : Europa tonica a meta' seduta dopo Pil e inflazione, Milano +1,6%
31 ottobre 2023 alle 13:02
Condividi
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 31 ott - Le Borse europee arrivano toniche alla soglia di metà giornata nell'ultima seduta del mese, con l'inflazione nell'Eurozona che registra un marcato calo a ottobre, oltre le previsioni, attestandosi a 2,9% dal 4,3% di settembre, e un pil del terzo trimestre sceso nell'area euro dello 0,1% dal +0,2% del secondo, mentre nel primo e nel quarto trimestre 2022 era rimasto stabile. Quanto all'Italia, l'Istat nella sua stima preliminare evidenzia un Pil stabile a 0,7% (in linea con il secondo trimestre 2023), mentre crolla l'inflazione a +1,8% annuo, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). Così il Ftse Mib di Milano è maglia rosa tra i listini continentali e segna un progresso dell'1,57%, seguito da Parigi (+1,05%), Amsterdam (+0,9%), Madrid (+0,62%), Francoforte (+0,57%), e Londra (+0,49%).
Tra i titoli a maggiore capitalizzazione a Piazza Affari, corrono Prysmian (+3,5%) sulla scia della nuova commessa al valore di 900 milioni negli Usa, e Stellantis (+2,4%) dopo la pubblicazione della trimestrale con ricavi sopra le attese. Si muovono in rialzo le banche, in particolare Bper (+4,16%), Banca Mps (+2,88%) e Banco Bpm (+2,69%). Performance positiva anche per le utility (Hera +2,4% e Enel +2,2%). Bene Telecom Italia (+1,24%) guardando alle riunioni del Cda in calendario in settimana, il 3 e il 5 novembre, in cui la società sarà chiamata a decidere sull'offerta di Kkr per la NetCo. Rimbalza St (+2,3%) dopo la debolezza della vigilia, in coda Leonardo (-0,56%).
Sul mercato valutario, l'euro riconquista soglia 1,06 dollari e scambia a 1,0657 (da 1,06 ieri in chiusura). Lo yen si è leggermente indebolito dopo l'allentamento del controllo sui rendimenti obbligazionari deciso dalla Banca centrale giapponese, con la moneta unica che vale 160,621 yen (da 158,22 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen è a 150,708 (da 149,14).
In lieve rialzo il prezzo del petrolio con i future gennaio sul Wti che salgono dello 0,75% a 82,25 dollari al barile e l'analoga consegna sul Brent in salita dell'0,67% a 86,93 dollari. In calo del 4,11% a 50,85 euro al megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.