Anche i dati sulla fiducia dei consumatori statunitensi, secondo cui la pressione sui prezzi potrebbe iniziare a diminuire, hanno contribuito al tono positivo.
I mercati scommettono anche su un allentamento del prossimo rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve a 25 punti base.
Le contrattazioni di venerdì hanno visto anche i risultati delle grandi banche statunitensi, che hanno riportato risultati deboli in quanto hanno accumulato fondi in previsione di una possibile recessione.
L'Ibex-35 spagnolo ha chiuso in rialzo di 55,30 punti, pari allo 0,63%, a 8.881,70 punti, mentre l'indice FTSE Eurofirst 300 dei grandi titoli europei è salito dello 0,56%.
Nel settore bancario, Santander è salito dell'1,74%, BBVA ha guadagnato lo 0,65%, Caixabank è avanzata dello 0,96%, Sabadell è scesa dello 0,02%, Bankinter ha guadagnato lo 0,57% e Unicaja Banco è salita del 2,99%.
Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica è scesa dello 0,14%, Inditex ha perso lo 0,15%, Iberdrola è scesa dello 0,64%, Cellnex ha guadagnato l'1,11% e la compagnia petrolifera Repsol è salita dello 0,20%.
L'Ibex ha chiuso la sua seconda settimana in territorio positivo con un rialzo del 2,1%, raggiungendo i massimi di 7 mesi dal 30 maggio dello scorso anno.
(Informazioni di José Muñoz; a cura di Javier Leira)