L'indice selettivo spagnolo Ibex 35 ha chiuso in rosso venerdì, la sua peggiore settimana da agosto, dopo che gli investitori hanno moderato le loro previsioni sul taglio dei tassi di interesse.

"La riduzione delle aspettative sui tagli dei tassi (che potrebbero non avvenire prima della seconda metà dell'anno) ha avuto un impatto più negativo sulle azioni europee, poiché le loro economie appaiono meno sane di quelle statunitensi", ha dichiarato Axel Rudolph, analista di IG.

Il World Economic Forum di Davos di questa settimana si è trasformato in un campo di battaglia tra falchi (sostenitori della politica monetaria restrittiva) e colombe (sostenitori dell'allentamento), mettendo in dubbio la tabella di marcia delle principali banche centrali.

La BCE è sulla buona strada per riportare l'inflazione al suo obiettivo del 2%, ma il suo lavoro non è ancora finito, in quanto attende i dati sui salari previsti per la fine della primavera, come ha ricordato a Davos il presidente Christine Lagarde.

Inoltre, sia le persistenti tensioni geopolitiche sullo sfondo che la mancanza di nuovi incentivi all'acquisto hanno mantenuto il tono del mercato sottotono, dopo la corsa rialzista di novembre e dicembre.

Il selettivo Ibex-35 spagnolo ha chiuso venerdì in calo di 22,00 punti, pari allo 0,22%, a 9.858,30 punti, mentre l'indice FTSE Eurofirst 300 dei grandi titoli europei ha perso lo 0,23%.

Nel settore bancario, Santander ha perso lo 0,20%, BBVA è scesa dell'1,09%, Caixabank è avanzata dello 0,03%, Sabadell ha guadagnato lo 0,31%, Bankinter ha guadagnato lo 0,65% e Unicaja Banco ha perso il 5,46%.

Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica ha guadagnato l'1,26%, Inditex è avanzata dello 0,62%, Iberdrola ha perso lo 0,40%, Cellnex ha guadagnato lo 0,33% e la compagnia petrolifera Repsol ha perso l'1,74%.

(Informazioni di Matteo Allievi, a cura di Tomás Cobos)