MILANO (MF-DJ)--Il rendimento del Treasury torna a correre e Wall Street soffre. Il costo di finanziamento del decennale americano è risalito fino all'1,64%, sui massimi dal febbraio dello scorso anno e l'S&P 500, dopo i record di ieri, lascia sul terreno lo 0,3%. Male il Nasdaq Composite che perde l'1,06%, mentre il Dow Jones resiste con un incremento dello 0,42%.

"I mercati si prenderanno una pausa dopo tutte le buone notizie" e i record a Wall Street "che abbiamo avuto ieri", commenta Sophie Chardon, strategist di Lombard Odier.

"Il rischio di ulteriori rialzi" dei rendimenti dei Treasury "resta elevato alla luce dell'atteggiamento recente della Fed", aggiungono gli strategist di Mps Capital Services. Nel frattempo "il neopresidente Biden ha firmato il piano di aiuti da 1.900 miliardi di dollari e ha annunciato l'ambizioso piano di consentire a tutti gli americani di ricevere il vaccino non piú tardi del 1* maggio. L'amministrazione del presidente continua però con la linea dura nei confronti della Cina, imponendo nuovi limiti alle licenze 5G verso alcuni fornitori di Huawei giá da questa settimana", aggiungono gli esperti.

Comunque sia, dato che il presidente Usa Joe Biden ha rispettato in pieno le tempistiche e le dimensioni del suo pacchetto di sgravi fiscali, il gruppo J. Safra Sarasin si aspetta ora che l'economia statunitense si espanda del 6,9% quest'anno, rispetto alla vecchia stima del 6%. "Lo stimolo da 1.900 miliardi di dollari si aggiunge a un inizio d'anno giá forte e ad una campagna di vaccinazioni che potrebbe raggiungere tutti gli americani entro maggio", affermano gli analisti della banca svizzera. Secondo J. Safra Sarasin l'impatto combinato delle misure fiscali, delle condizioni monetarie favorevoli e della riduzione dei venti contrari dovuti alla pandemia si tradurranno in una continua pressione al rialzo sui tassi e nella ripiditá della curva dei rendimenti.

Sul fronte macro, i prezzi alla produzione per la domanda finale negli Usa sono cresciuti dello 0,5% a livello mensile a febbraio, battendo il consenso degli economisti (+0,3% m/m). Sempre a febbraio, i prezzi alla produzione core sono saliti dello 0,2% (+0,2% m/m il consenso) e quelli per consumi personali sono aumentati dello 0,5%.

Buone notizie poi dall'indice di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall'Universitá del Michigan che, secondo la lettura preliminare di febbraio, si è attestato a 83 punti. Il sotto-indice relativo alle aspettative si è attestato a 77,5 punti, mentre quello relativo alla situazione corrente è risultato pari a 91,5 punti.

Il rimbalzo dell'indice di fiducia dei consumatori dell'Universitá del Michigan sui massimi da un anno evidenzia come il calo dei contagi, l'accelerazione delle vaccinazioni e lo stimolo fiscale stiano alimentando le prospettive di crescita dei consumi, afferma Michael Pearce, economista senior di Capital Economics. La fiducia dei consumatori è destinata a continuare a crescere nei mesi a venire, poichè l'indagine preliminare di marzo è arrivata troppo presto per cogliere appieno l'impatto dello stimolo fiscale da 1.900 miliardi di dollari appena convertito in legge. "Con i casi di coronavirus ancora in calo e con i passi avanti sulle vaccinazioni, sospettiamo che" il dato odierno "rappresenti l'inizio di una rinascita molto piú ampia della fiducia dei consumatori nel resto del 2021", conclude Pearce.

alb

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March 12, 2021 12:20 ET (17:20 GMT)