MILANO (MF-DJ)--Programmare per tempo eventuali razionamenti, ridurre gli sprechi e coordinare le esigenze di cittadini, agricoltura, industria e ambiente. A breve e lungo termine.

A palazzo Chigi, scrive Il Messaggero, è partita la battaglia per l'acqua. Per stamane è programmato il primo appuntamento del neonato "tavolo interministeriale per l'emergenza siccità", presieduto dalla premier Giorgia Meloni che, tra Pnrr e altre risorse, dovrebbe mettere sul piatto una cifra vicina ai 9 miliardi di euro per affrontare tutte le criticità legate alla gestione idrica del Paese.

Criticità che nel 2023, secondo l'Associazione nazionale dei consorzi di bacino, potrebbe costringere 3,5 milioni di italiani a fare i conti con il razionamento dell'acqua potabile. Un'emergenza in qualche modo auto-inflitta perché - poste le difficoltà nel fronteggiare il cambiamento climatico e l'effettiva scarsità delle piogge - l'Italia ha sempre investito pochissimo sulla rete idrica. Un quarto dei 425mila chilometri di acquedotti nostrani è stata costruita più di mezzo secolo fa e il 60% da più di trent'anni.

red/ann

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March 01, 2023 02:20 ET (07:20 GMT)