ROMA (MF-DJ)--Gli ambiziosi obiettivi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza italiano, in primis in materia di digitalizzazione e di transizione ecologica, rischiano di restare impigliati nella rete delle procedure burocratiche e nelle lungaggini amministrative. Da qui la necessità di un nuovo decreto Semplificazioni sul Pnrr, che con i suoi 72 articoli, almeno nell'ultima bozza, per rendere più spedito tutto il processo di attuazione del Recovery, dall'aggiudicazione delle gare alla rendicontazione.

Innanzitutto il testo, redatto sotto la guida del ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, e che dovrebbe essere discusso in cdm non prima della prossima settimana, punta a garantire una giustizia più veloce e certa che incentivi la partecipazione pubblica e soprattutto privata al Piano. Dunque prescrive che tutti i termini processuali relativi a cause su progetti Pnrr vengano ridotti della metà. E in ottica di chiarezza, scrive MF-Milano Finanza, decreta che gli atti relativi alle procedure di affidamento dei contratti relativi al Recovery e le eventuali relative attività di espropriazione, occupazione e asservimento, nonché qualsiasi altro procedimento amministrativo connesso alla realizzazione delle opere relative, possano essere impugnati solamente davanti al Tribunale amministrativo regionale del Lazio, sede di Roma.

Se il Pnrr per correre più veloce richiede meno impedimenti burocratici, necessità però di maggiori e più efficienti risorse umane. Ecco che il nuovo dl potenzia le diverse strutture ministeriali strettamente legate all'attuazione del Piano: il ministero dell'Interno guadagna un dirigente e quello delle Imprese e del Made in Italy acquisisce un supporto tecnico-amministrativo; il ministero dell'Ambiente ottiene una conferma dei suoi esperti e le unità Pnrr nei ministeri della Giustizia e dell'Agricoltura vengono rafforzate.

Per di più la validità delle procedure semplificate per concorsi e assunzioni pubbliche, come per i corsi di formazione, viene posticipata fino alla fine del 2026, anche alla luce delle esigenze di personale che deriveranno dallo svolgimento del Giubileo del 2025 e delle Olimpiadi invernali del 2026.

Velocità di attuazione non deve però tradursi però in mancanza di considerazione dei ritmi e le difficoltà delle realtà più vicine ai cittadini. Da questa consapevolezza, con ogni probabilità, è nato l'articolo del dl Semplificazioni che proroga la possibilità per gli enti locali, in cui si sono tenute delle elezioni nel corso del 2022, di inviare le proprie certificazioni finanziarie e i propri dati contabili al 30 giugno 2023, in deroga al termine di 60 e 90 giorni.

Da ultimo, la bozza del nuovo decreto riconosce l'importanza dello strumento del partenariato pubblico-privato per la messa a terra del Recovery. Quindi semplifica questo tipo di collaborazione, alzando al 70% la quota pubblica di copertura dei progetti legati al Pnrr.

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2608:58 gen 2023


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