MILANO (MF-DJ)--Germania e Francia hanno espresso sostegno congiunto alle mosse dell'Unione europea volte a contrastare le agevolazioni fiscali previste dall'Inflation Reduction Act (Ira) statunitense, aumentando così la probabilità che l'Ue possa raggiungere un accordo su regole per le sovvenzione europee più semplici e aiuti aggiuntivi a settori specifici il mese prossimo.

In una riunione a Parigi domenica il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron hanno dichiarato di aver allineato le loro posizioni in vista di un piano che dovrebbe presentare a breve la Commissione europea per contrastare l'ingiusto vantaggio che la legislazione statunitense dà alle aziende americane. L'Ue ha fatto pressioni sugli Stati Uniti affinchè riscrivano le proprie regole in modo che le aziende europee possano beneficiare delle agevolazioni fiscali. In caso di fallimento, però, la risposta dell'Unione potrebbe variare dal rendere più facile per i governi europei sovvenzionare le proprie società allo stanziamento di fondi Ue per tali investimenti.

"Vogliamo portare avanti una risposta europea, con strumenti semplici, veloci e chiari per le nostre aziende", ha detto Macron in una conferenza stampa durante la visita nella capitale francese, aggiungendo che con Scholz si sono accordati su "una posizione comune per muoversi verso obiettivi ambiziosi e una rapida azione europea". Il cancelliere ha affermato che i leader vogliono che la Commissione europea confronti gli aiuti disponibili negli Stati Uniti grazie all'Ira con quelli già esistenti in Europa al fine di determinare quali nuovi aiuti potrebbero essere necessari. "Credo che a seconda dell'area sarà necessario un approccio differenziato", ha affermato.

I funzionari in Europa temono che le disposizioni 'Buy American' allegate ai sussidi statunitensi attireranno le aziende europee lontano dall'Ue e danneggeranno le industrie manifatturiere e attive nelle tecnologie pulite del continente. Il mese scorso gli Stati Uniti hanno dichiarato che adegueranno le proprie regole per consentire ad alcuni veicoli assemblati all'estero, piuttosto che solo in Nord America, di qualificarsi per i nuovi incentivi. Scholz e Macron hanno entrambi affermato di essere ottimisti che ulteriori negoziati con gli Stati Uniti possano creare esenzioni per aiutare le società europee a fare affari negli Stati Uniti. L'Ue non dovrebbe essere trattata peggio del Canada o del Messico", ha affermato Scholz, sottolineando che "sarebbe inaccettabile" e dicendosi ottimista sul fatto che un accordo possa essere raggiunto nella prima metà dell'anno.

Quando si tratta di sussidi, il piano dell'Ue cercherà di semplificare il contesto normativo europeo e di destinare più finanziamenti alla produzione di tecnologia pulita, ha dichiarato la scorsa settimana la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. I funzionari tedeschi hanno precedentemente espresso scetticismo sull'introduzione della versione europea dell'Ira statunitense, perché potrebbe distorcere i mercati e gravare sui Paesi dell'Ue già fortemente indebitati. "La competizione su chi è in grado di pagare più sussidi è una minaccia per le finanze pubbliche sostenibili in Europa", ha dichiarato il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, la scorsa settimana.

Scholz ha detto però che la Germania è fortemente d'accordo con Macron quando si tratta di semplificare i pacchetti di aiuti e le normative esistenti. Le norme sugli aiuti di Stato relative alle industrie che investono in nuove tecnologie "sono troppo burocratiche e i processi decisionali durano troppo a lungo. Vogliamo cambiare tutto questo insieme", ha dichiarato.

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January 24, 2023 07:50 ET (12:50 GMT)