MILANO (MF-DJ)--Il Consiglio dell'Ue ha approvato in via definitiva la direttiva relativa alla comunicazione societaria sulla sostenibilità.

Le imprese, spiega una nota, saranno quindi presto tenute a pubblicare informazioni dettagliate in merito alle questioni di sostenibilità, il che aumenterà la responsabilità di un'impresa, eviterà norme di sostenibilità divergenti e faciliterà la transizione verso un'economia sostenibile.

"Le nuove norme renderanno un maggior numero di imprese responsabili del loro impatto sulla società e le guideranno verso un'economia a vantaggio delle persone e dell'ambiente. I dati sull'impronta ambientale e sociale saranno disponibili al pubblico, ossia a chiunque sia interessato a tale impronta. Allo stesso tempo, i nuovi requisiti ampliati sono adattati alle varie dimensioni delle imprese e forniscono loro un periodo transitorio sufficiente per prepararsi", ha detto

Jozef Sikela, il ministro dell'Industria e del Commercio della Repubblica Ceca a nome della presidenza del Consiglio dell'Ue.

In termini pratici, le imprese dovranno comunicare informazioni sul modo in cui il loro modello aziendale incide sulla loro sostenibilità e su come fattori di sostenibilità esterni (ad esempio i cambiamenti climatici o le questioni relative ai diritti umani) influenzano le loro attività. Ciò consentirà agli investitori e alle altre parti interessate di prendere decisioni informate sulle questioni di sostenibilità.

La direttiva relativa alla comunicazione societaria sulla sostenibilità modifica la direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario del 2014 e rafforza le norme vigenti in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario, che non sono più adeguate alla transizione dell'Ue verso un'economia sostenibile.

La direttiva, nel dettaglio, introduce obblighi di comunicazione più dettagliati e garantisce che le grandi imprese siano tenute a comunicare informazioni in merito alle questioni di sostenibilità, come i diritti ambientali, i diritti sociali, i diritti umani e fattori di governance. Le nuove norme in materia di comunicazione sulla sostenibilità si applicheranno alle grandi imprese di interesse pubblico con più di 500 dipendenti, a tutte le grandi imprese con più di 250 dipendenti e con un fatturato di 40 milioni di euro e a tutte le società quotate in mercati regolamentati, a eccezione delle microimprese. Queste imprese sono anche responsabili della valutazione delle informazioni applicabile alle imprese figlie.

Le norme si applicano anche alle Pmi, tenendo conto delle loro specificità. Per le Pmi sarà possibile una deroga ("opt-out") durante un periodo transitorio, che le esenterà dall'applicazione della direttiva fino al 2028. Per quanto riguarda le imprese non europee, l'obbligo di presentare una relazione sulla sostenibilità si applica a tutte le imprese che realizzano ricavi netti delle vendite e delle prestazioni superiori a 150 milioni di euro nell'Ue e che hanno almeno una succursale nell'Ue. Queste imprese devono fornire un'informativa sui loro impatti in materia ambientale, sociale e di governance (Esg) come indicato nella direttiva.

Il Gruppo consultivo europeo sull'informativa finanziaria (Efrag) sarà incaricato di elaborare norme europee, previo parere tecnico di diverse agenzie europee.

com/cos


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November 28, 2022 05:35 ET (10:35 GMT)