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MILAN (MF-NW)--La risposta del petrolio agli sviluppi del conflitto tra Hamas e Israele in Medio Oriente è stata piuttosto contenuta rispetto alla reazione alla guerra della Russia contro l'Ucraina, ma potrebbe esserci ancora spazio per un rialzo dei prezzi nei prossimi mesi.

E' quanto dichiarato da Commerzbank, che ha osservato che l'impatto relativamente moderato sui prezzi del greggio potrebbe essere dovuto alla mancanza di segnali di un coinvolgimento diretto nel conflitto dei principali Paesi produttori di petrolio della Regione, che avrebbe potuto portare a un'interruzione delle forniture.

Tuttavia, potrebbero comunque essere registrate delle perdite sul fronte dell'offerta di petrolio iraniano, in quanto l'Iran è stato l'unico Paese ad accogliere apertamente l'attacco di Hamas contro Israele. Nelle scorse settimane l'Iran ha raggiunto il mercato globale con una maggiore offerta di greggio, in un contesto di maggiore flessibilità di applicazione delle sanzioni da parte degli Stati Uniti, ma per Commerzbank è probabile che la situazione cambi ora.

Un altro argomento a favore di un rialzo dei prezzi del petrolio è la resilienza dell'economia degli Stati Uniti, la cui costante espansione secondo la banca riduce le possibilità di una recessione nel prossimo trimestre.

Commerzbank ha alzato le sue previsioni sul prezzo del petrolio europeo a 90 dollari al barile, rispetto alla precedente previsione di 85 dollari al barile.

gan

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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

1612:05 ott 2023


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