ROMA (MF-DJ)--L'intervento sulle accise dei carburanti potrà confluire in una riforma complessiva del sistema fiscale. Sarebbe questa l'intenzione del governo per frenare l'impennata dei prezzi dei carburanti.

"L'intervento sulle accise dei carburanti potrá far parte di una valutazione piú complessiva da inserire all'interno del riordino

dell'intero sistema fiscale nazionale", ha detto il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin spiegando che "con la legge di Bilancio il governo ha fatto una scelta

precisa, destinando 21 miliardi contro il caro bollette. Allo stesso

tempo, considerati i prezzi molto bassi di gas e petrolio, ha valutato che poteva essere sospesa la misura, temporaneamente assunta dal passato

governo, di taglio delle accise".

"Il governo ha giá preso misure per contrastare le spinte inflazionistiche e a favore dei ceti piú deboli. In ogni caso, la nostra

intenzione è quella di rivedere piú in generale il sistema delle accise,

ma senza irresponsabili fughe in avanti. Siamo giá al lavoro sulla delega

fiscale per razionalizzarle, tenendo però presente che si tratta di

imposte armonizzate, da cui l'Ue trae risorse proprie", gli fa eco

il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, aggiungendo che "reintrodurre le accise è stata una scelta politica sofferta ma valutata. Lo abbiamo fatto per concentrare le risorse a sostegno delle fasce piú deboli della popolazione".

Il mancato taglio delle accise con l'obiettivo di destinare le risorse ai ceti più deboli è una scelta che Giorgia Meloni continua a rivendicare con fermezza. La premier è consapevole dell'utilità del taglio ma sa anche che l'Italia sta affrontando un momento emergenziale e quindi per il momento l'intervento non può essere realizzato. Nonostante la 'tirata d'orecchie' che Meloni ha fatto nel corso della riunione del Consiglio dei ministri di martedì a chi nel governo chiedeva un decreto sul taglio delle accise, i suoi alleati non sembrano aver imparato la lezione.

In queste ultime ore, infatti, Lega e Forza Italia stanno pianificando come tornare alla carica per chiedere nuovamente un decreto sulle accise, convinte che il prezzo dei carburanti resterà alto. L'obiettivo della fuga in avanti è solo uno: non vogliono pagare un amaro prezzo elettorale viste le elezioni regionali ormai alle porte. A quanto pare, sottotraccia nell'esecutivo è in preparazione anche un piano B: utilizzare l'extragettito dell'Iva derivato dall'aumento del costo della benzina per ritoccare proprio le accise.

Si tratta di un percorso il cui esito è ancora incerto, ma di certo c'è che Berlusconi ha dato ordine ai suoi uomini di insistere in questa battaglia e Salvini pressa riservatamente il Tesoro per individuare nuove risorse e tamponare il problema. Meloni, però, non può e non vuole cedere, non nell'immediato. E anzi, prepara il rilancio: intende spostare l'attenzione dal caro benzina all'immigrazione. Approverà presto un decreto su sicurezza, migranti e femminicidio.

alu

alessia.luzi@mfdowjones.it

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1211:03 gen 2023


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