ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera apre in lieve ribasso la seconda seduta della settimana: alle 09.10 l'indice dei valori guida SMI segnava 10'787,18 punti, in flessione dello 0,31% rispetto a ieri.

Il mercato prende atto della chiusura debole di Wall Street (Dow Jones -0,16% a 35'333,47 punti, Nasdaq -0,07% a 14'241,02 punti) e guarda anche alle piazze asiatiche, con Tokyo pure poco ispirata (Nikkei -0,12% a 33'408,39 punti).

Dopo alcune settimane positive, sulla scia delle speranze di un taglio dei tassi a partire dal 2024, il movimento al rialzo sembra volersi concedere una pausa. Stando agli operatori per far sì che i corsi salgano ulteriormente servono nuove buone notizie dall'economia.

Impulsi importanti potrebbero arrivare con gli ultimi dati sull'inflazione, che saranno pubblicati nel corso della settimana in Europa, mentre dagli Stati Uniti sono attese le ultime indicazioni sui consumi. "Se la tendenza al ribasso del rincaro continuerà le azioni potrebbero continuare a salire", afferma un operatore. In questo contesto grande attenzione sarà prestata anche alle dichiarazioni dei vari rappresentanti della Federal Reserve che giungeranno nel pomeriggio. Una certa rilevanza ha anche il Beige Book, il rapporto congiunturale della Fed che sarà pubblicato domani sera. Lo stesso giorno sarà pure diffuso l'ultimo dato sulla fiducia dei consumatori americani.

In Svizzera al centro dell'attenzione figura Novartis (+0,27%), che si è data nuovi e più ambiziosi obiettivi sul fronte dei ricavi a medio termine. Fra gli altri valori SMI il meno in difficoltà è Swisscom (-0,19%), mentre il più sotto pressione appare Sonova (-1,10%). Nel mercato allargato rimane sotto osservazione Julius Bär (-2,50%), che presenta un'importante esposizione creditizia nei confronti di Signa, colosso immobiliare austriaco in gravi difficoltà.