ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera apre in ribasso la prima seduta della settimana: alle 09.10 l'indice dei valori guida SMI segnava 12'336,82 punti, in flessione dello 0,23% rispetto a venerdì.

Il mercato prende atto della chiusura positiva di venerdì a Wall Street (Dow Jones +0,62% a 40'000,90 punti, Nasdaq +0,63% a 18'398,45 punti), ma guarda anche all'andamento odierno delle piazze asiatiche, con Tokyo chiusa.

Gli investitori, che venerdì hanno visto l'SMI salire ai massimi dal 2022, appaiono prudenti. A frenare gli entusiasmi sono in particolare gli ultimi indicatori economici provenienti dalla Cina: la crescita del prodotto interno lordo (Pil) nel secondo trimestre e la progressione delle vendite al dettaglio sono risultate più deboli del previsto.

Molto discusso è anche l'attentato di sabato all'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che secondo taluni esperti ha aumentato le sue possibilità di rielezione. "Trump probabilmente aumenterà i dazi contro la Cina e amplierà la spesa pubblica, il che porterà a un aumento dell'inflazione", ha sintetizzato un trader.

Rimane di conseguenza alta l'attenzione sulla politica monetaria della Federal Reserve. Il mercato sta attualmente valutando un primo taglio dei tassi di interesse in a settembre: si sono però anche levate voci più caute, che fanno presente come prima dell'appuntamento di settembre saranno pubblicati ancora due dati mensili sull'inflazione, cosa che potrebbe avere un certo impatto.

Sul fronte interno la notizia del giorno concerne il mercato allargato, con i semestrali di Swatch (-9,86% a 170,55 franchi) che si sono rivelati peggiori del previsto. Sulla scia di questa comunicazione nel listino principale soffre anche Richemont (-2,76%). Da parte sua Roche (+0,20%) ha annunciato il via libera in Svizzera per una terza indicazione di Vabysmo, prodotto oftalmico su cui la casa farmaceutica punta molto. Fra gli altri valori SMI il più ispirato è Swiss Re (+0,41%), mentre il meno convincente appare UBS (-0,54%).