ZURIGO (awp/ats) - Giornata in rosso per la borsa svizzera quella odierna: dopo aver aperto in negativo ha infatti continuato a muoversi al di sotto della linea di demarcazione chiudendo con l'indice dei valori guida SMI in perdita dello 0,98% a 10'884,89 punti.

La prospettiva di un possibile ulteriore aumento dei tassi d'interesse di riferimento negli Stati Uniti ha offuscato notevolmente il sentimento, secondo il mercato.

La Federal Reserve (Fed) nei verbali della riunione del 25 e 26 luglio, e la cui lettura è avvenuta ieri sera, afferma che rischi al rialzo per l'inflazione sono "significativi" e questo potrebbe richiedere ulteriori rialzi dei tassi di interesse. La dichiarazione della banca centrale statunitense contenuta nelle minute, non ha propriamente sorpreso: "Era prevedibile che la Fed lasciasse aperte tutte le opzioni", ha dichiarato un trader. Ciò che tuttavia ha disturbato gli operatori è stato il fatto che la Fed abbia ammesso che il rallentamento economico potrebbe essere maggiore delle attese in seguito alle condizioni finanziarie più stringenti a causa dell'aggressiva campagna di rialzo del costo del denaro. E che l'inflazione (ancora troppo alta) rimane la principale preoccupazione della banca centrale statunitense. Questo ha aumentato le preoccupazioni relative ai tassi di interesse e all'economia. A maggior ragione a causa del fatto che la Cina, altra grande area economica e motore economico, è in difficoltà, ha sottolineato il trader.

Anche i dati sul mercato del lavoro americano, resi noti nel pomeriggio, con richieste di disoccupazione in diminuzione di 11'000 unità a quota 239'000, che suggeriscono un'economia resiliente, non sono serviti a far tornare l'ottimismo

Sul fronte interno, scarse le notizie a livello di risultati aziendali: tra le blue chip, che hanno chiuso tutte in perdita ad eccezione di Alcon (+1,23% a 72,22 franchi), l'unico a fornire dati semestrali - deludenti su tutti i fronti rispetto alle aspettative degli analisti - è stato Geberit che ha registrato pesanti perdite (-5,60% a 441,50 franchi). In flessione, anche gli altri titoli maggiormente sensibili alla congiuntura, ABB (-2,72% a 32,50 franchi), Sika (-2,64% a 250,60 franchi) e Holcim (-0,77% a 59,56 franchi).

Tra i pesi massimi difensivi, Novartis e Roche hanno perso rispettivamente lo 0,26% (a 89,86 franchi) e l'1,02% (a 257,95 franchi), mentre Nestlé ha lasciato sul terreno lo 0,88% a 103,30 franchi.

Per quanto riguarda gli assicurativi la contrazione più contenuta è stata registrata da Swiss Re (-0,05% a 84,36 franchi). Più netto il calo di Swiss Life (-1,06% a 539,00 franchi), e di Zurich (-0,80% a 407,60 franchi). Con segno meno ha terminato la seduta anche UBS che tuttavia è riuscita a contenere la contrazione (-0,05% a 20,79 franchi).