ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude la seduta di metà settimana in lieve ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'090,22 punti, in flessione dello 0,14% rispetto a ieri.

Dopo aver aperto in modo indeciso il mercato ha puntato verso il basso, ma ha poi ritrovato una certa tonicità sulla scia di alcuni dati macroeconomici americani. Nel finale sono però tornati ad affiorare i dubbi.

La crescita del prodotto interno lordo Usa nel secondo trimestre (+2,1% su base annua) si è rivelata meno robusta di quanto indicato in una prima stima, mentre i posti di lavoro creati dal settore privato sono risultati inferiori alle aspettative. Gli indicatori sono di per sé negativi, ma al momento deboli dati congiunturali sono accolti con favore dai mercati finanziari, ha sottolineato un operatore. Questo perché riaccendono le speranze che la Federal Reserve possa operare una pausa, in settembre, nella sua politica di rialzo dei tassi.

Molto atteso era anche il dato sui prezzi al consumo in Germania: l'inflazione si è attestata al 6,1% in agosto, in rallentamento rispetto al 6,2% di luglio. Anche nel vecchio continente si guarda a questi segnali per cercare di interpretare le prossime mosse di politica monetaria della Banca centrale europea.

In Svizzera in assenza di notizie eclatanti relative alle blue chip l'attenzione ha già cominciato a concentrarsi intorno a UBS (+0,41% a 22,16 franchi), che domani presenterà i risultati trimestrali e fornirà indicazioni riguardo ai futuri orientamenti strategici in relazione all'acquisizione di Credit Suisse. Nello stesso comparto finanziario hanno faticato maggiormente Partners Group (-0,15% a 944,60 franchi), Swiss Life (-0,47% a 546,00 franchi) e Swiss Re (-0,19% a 85,74 franchi).

Acquisti sono stati segnalati su Givaudan (+0,69% a 2921,00 franchi), società che teneva oggi la giornata degli investitori. Tutti intorno alla parità hanno chiuso diversi valori particolarmente sensibili ai cicli economici quali ABB (+0,03% a 33,64 franchi), Holcim (-0,21% a 58,24 franchi), Kühne+Nagel (+0,04% a 272,80 franchi) e Sika (+0,12% a 246,30 franchi).

Fra i pesi massimi Roche (+0,29% a 261,80 franchi) è stata preferita a Novartis (-0,71% a 89,93 franchi) - il preparato Entresto figura nella lista dei medicinali che il governo americano ha nel mirino per ridurre i prezzi dei farmaci - e a Nestlé (-0,60% a 106,32 franchi), mentre sempre nel comparto difensivo non ha sfigurato Swisscom (+0,26% a 535,20 franchi).

Nel mercato allargato hanno informato sull'andamento degli affari Stadler Rail (+6,04% a 34,74 franchi) e Allreal (-1,29% a 153,20 franchi). Implenia (-4,81% a 32,65 franchi) è risultata sotto pressione sulla scia delle vendite operate da un grande azionista.